TURISMO AMARCORD
– “Riccione estivo, agosto 1894 – Origini del turismo riccionese al tempo della Belle époque”. E’ la ristampa di un giornaletto estivo, uscito nel 1894. Vuole rappresentare un suggestivo viaggio alle origini di quell’ “industria dell’ospitalità”, che sarà la base portante dell’economia di Riccione.
Difatti, nel volgere di pochi lustri, un’arida ed inospitale landa sabbiosa, si trasformerà in una stazione balneare rinomata a livello internazionale.
La pubblicazione si lega a quel fenomeno, diffuso tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, di opuscoli redatti e messi in vendita tra la borghesia del tempo, al fine di raccogliere fondi in sostegno di iniziative benefiche. Protagonisti, erano gli stessi proprietari dei villini, che in quell’anno erano giunti alle sessanta unità.
Illustri uomini politici, avvocati e medici di chiara fama, dame dell’alta borghesia e nobiltà, con fantasia e creatività, si cimentavano in commedie, concerti e giochi, con lo scopo di allietare le serate della comunità dei bagnanti.
Alcune signore, autentiche “Fondatrici di Riccione sul mare”, sono rese vive da simpatiche caricature, che rimandano a quel clima di gaiezza, di mondanità e di fiducia nel futuro, che fu proprio della Belle époque. A fianco di vere “celebrità” del tempo, accolte nei “cento casotti di legno civettuoli ed eleganti lungo la spiaggia? che fanno bella, allegra, elegante e prospera l’antica borgata di pescatori”, emergono i primi imprenditori locali, che ebbero un ruolo primario nella crescita del nascente centro balneare.
Tra le figure più significative, risalta quella di don Carlo Tonini, che aveva visto coronarsi il suo sogno della fermata del treno, e che va ritenuto uno dei principali artefici dello sviluppo turistico di Riccione.
Giochi, disegni e vignette adornano la rivista, e tra queste suscita una particolare tenerezza quella che rappresenta un carro condotto da buoi, su cui venivano trasportati i fanciulli scrofolosi dal vecchio Paese al mare. Immagine, quest’ultima, di indubbia valenza simbolica, che sta a rammentare che il movimento dell’ospitalità ottocentesca a Riccione, è sorto in buona parte per finalità terapeutiche, sfruttando la salubrità dell’aria e del mare.
Il libro, che trae origine dalla pubblicazione di un numero unico estivo, integrato da note, commenti e foto della fine dell’Ottocento, e dei primi del Novecento, frutto di meticolose ricerche d’archivio del curatore, nel fornire un quadro gioioso della vita di spiaggia e degli intrattenimenti esclusivi del tempo, rende palese come in questa località, fin da quell’epoca, si evidenziassero quelle note di stile, eleganza e signorilità, quel saper anticipare mode e tendenze, che sono stati fra i più importanti motivi del successo turistico riccionese.
Lavoro curato da Fosco Rocchetta, viene presentato il 28 maggio, alle 21.15, presso il Palaterme di Riccione (viale Torino, 4). Intervengono: Michela Cesarini, storica dell’arte e Daniele Imola, sindaco di Riccione.
Il ricavato della vendita del libro (a partire da 5 euro), verrà devoluto al Comitato locale della Croce Rossa Italiana di Riccione, pro terremotati dell’Abruzzo.
Per informazioni: Comune di Riccione
Tel. 0541-608369
frocchetta@comune.riccione.rn.it