– Non solo in provinmcia di Rimini, ma in tutto l’Occidente, come ‘anche i bambini sanno, la qualità della vita si è abbassata”. Parola di Stefano Zamagni, grande economista.
“Il dato non è solo tipico di Rimini dico il professor Zamagni ma riguarda tutto l’Occidente. Ed è noto come paradosso della felicità, enunciato per la prima volta nel ’75 dall’economista Richard Easerling; lo presero in giro, Oggi, è un fatto riconosciuto. Bisognerebbe vedere come la si scrive la relazione tra Pil (Prodotto interno lordo) e qualità della vita rispetto ad altre province. E solo allora si potrebbe dire se Rimini è peggiore di Bologna, o Modena. Oramai anche i bambini sanno che la qualità della vita si è abbassata. E’ un fatto universale ed è un paradosso (dal greco, sorpresa). Per decenni siamo andati avanti col fatto che l’aumento del Pil avrebbe comportato la qualità. Il Pil misura la produzione di beni e servizi che transitano per il mercato e che ognuno di noi consuma. Quando il livello dei consumi sono bassi ed il Pil aumenta la conseguenza è che cresce la qualità della vita: più cibo, più medicine, più vestiti. Invece, oltre una certa soglia, alla crescita del reddito, decresce la qualità della vita dell’individuo. L’esistenza non dipende solo dal vestiario, dal cibo, ma dalle relazioni. Ad una crescita eccessiva del reddito, diminuiscono i beni relazionali.
Credo che vada cambiato il metodo di valutazione del Pil; inserendo i beni culturali, le relazioni interpersonali, quelle sul luogo di lavoro. Dobbiamo cambiare la nostra mappa cognitiva; se non capiamo questo sarà sempre peggio”.