Questa potrebbe essere definita una storia di cani incontinenti e di padroni sporcaccioni, mentre le stelle (i controllori) stanno a guardare. A Cattolica tutti a camminare a testa bassa (camné a testa ad spuntun).
Anagrafe canina
All’anagrafe canina del Comune di Cattolica sono registrati circa 2mila cani, quasi un amico fedele dell’uomo ogni due famiglie. E’ bello venire a conoscenza che ci sono tanti amici degli animali! Forse, però, non è altrettanta conosciuta l’Ordinanza per la disciplina della tenuta dei cani. Ma da parte del Comune ci si è attivati seriamente per farla conoscere?
Ordinanza comunale
L’ordinanza richiama una serie di leggi, l’Ordinanza del ministero della Sanità 12/12/2006, alcuni regolamenti d’igiene e di Polizia veterinaria, e cita la nota n° 1482 del 16/7/1991 del Servizio Igiene Pubblica dell’Ausl 41 “con la quale il competente servizio sottolinea la pericolosità delle deiezioni canine quali veicoli di trasmissione di malattie e parassitosi”. Avvertimento da non sottovalutare…
Le finalità del regolamento comunale sono quelle di “Tutelare il benessere della popolazione canina domestica presente nel territorio e a disciplinare la convivenza tra l’uomo e l’animale”. Dunque, per sgombrare subito il campo, l’intenzione del regolamento e di questo articolo, è quello di tutelare i cani da quegli “animali” di quei padroni (una minoranza?) sporcaccioni. Si spera che non ci siano maltrattamenti.
Le sanzioni amministrative col pagamento di una somma da 25 a 516 euro, riguardano diverse situazioni:
– raccolta delle deiezioni, museruole e guinzagli “sempre tenuti ad applicare sulle aree aperte al pubblico”, detenzione dei cani all’interno di cortili e/o giardini privati “divieto di tenerli in spazi angusti, privi d’acqua e del cibo necessario e non provvedere alla periodica pulizia degli ambiti”… “Gli spazi devono essere provvisti di un idoneo riparo coperto e rialzato dal suolo dove gli animali possano proteggersi dalle intemperie”. “E’ vietato trasportare o far stazionare i cani segregati nei bauli delle auto o farli stazionare all’interno dell’abitacolo dei veicoli a motore esposti al sole”. “Sono vietati gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un cane senza scopi veterinari”.
Porto il cane nel parco?
“E’ ammesso per i parchi e giardini pubblici con più ingressi, il transito al guinzaglio dei cani sui camminamenti pavimentati. Durante l’attraversamento il conduttore dovrà garantire la costante presenza o prossimità dell’animale sul camminamento”.
Come si vede, ancora una volta la legge c’è, ma senza i controlli sono carta straccia, perché le regole per diventare abitudine e coscienza civile hanno bisogno di essere fatte rispettare, con le dovute sanzioni quando è necessario.
Città piena di cacche
Per una decina di giorni (dal 16 al 26 novembre) abbiamo fatto delle verifiche in alcune vie del centro. Parafrasando Leporello nel Don Giovanni di Mozart “Madamina, il catalogo è questo”, ecco la situazione: via Risorgimento (24 cacche), via Costa (91), via Matteotti (15), Lungomare Rasi Spinelli (29), via Don Minzoni (57), via Mancini-piazza Nettuno (23), via Del Porto (21), via Verdi (33), via Dott. Ferri-piazza Roosevelt (21), via Petrarca (25), via XXIV Maggio (5), via Libertà (5), via Marconi (17), via Risorgimento (15), via Pascoli (10), via G. Bruno-piazzetta Gina (12), via Pisacane (7), via Comandini/L. Da Vinci (30), via N. Sauro (15), via Viole (18), porticato di piazza Repubblica (14), via Caduti del Mare (55).
Cacche per tutti i ‘gusti’
Insomma, ne abbiamo viste di tutti i colori e dimensioni, a riccio, squagliate, in verticale, lente, compatte, fresche, stagionate e ammuffite (ciò dimostra che nessuno pulisce). Spesso si trascinano per metri malamente calpestate da ignari e sfigati passanti. Scie di merda… Molte sono nelle aiuoline degli alberi, ma non sono un buon fertilizzante, anzi, gli esperti dicono che le feci e soprattutto le urine di cani e gatti sono devastanti per le piante. Non possono essere utilizzate come vespasiani per cani e per avere l’alibi per non pulire.
Ordinanza sulle deiezioni
Art. 3 – Raccolta delle deiezioni: “1. Sulle aree aperte al pubblico gli accompagnatori sono sempre tenuti: a) alla totale asportazione degli escrementi lasciati dai cani con successivo smaltimento; b) a fare uso, per l’asportazione, di idonea attrezzatura che devono avere immediatamente disponibile al seguito (paletta o altro mezzo) da esibire per qualsiasi controllo da parte degli organi preposti. Sanzione: da 25 a 516 euro, oltre alla asportazione delle deiezioni”.
Ecco, basterebbe un controllo severo e capillare: quando s’incontra una persona col cane, verificare se sono muniti delle appositi mezzi per raccogliere la cacca del suo cane. Non è necessaria la flagranza.
Quante multe fino adesso? Al Comando dei vigili urbani ci dicono: “Meno di dieci all’anno. Prevalentemente riguardano cani lasciati incustoditi”.
I commenti dei cittadini
Il questionario-sondaggio dell’Arcobaleno dell’anno scorso ha raccolto centinaia di segnalazioni e proteste su questo problema da ogni parte della città. Leggiamone alcune. Zona centro: “Troppi escrementi di cane sui marciapiedi. Intensificare i controlli e multare i proprietari incivili” – Zona mare: “Le cacate dei cani sono dappertutto, soprattutto sui marciapiedi” – “Cani al guinzaglio sempre e l’obbligo dei proprietari di essere muniti di paletta e sacchetto” – Ventena: “Il Parco è pieno di cacche dei cani” – “Multe per i proprietari dei cani che li fanno fare i bisogni nelle strade davanti ai cancelli” – Casette: “E’ vergognoso camminare per le vie della città e nei parchi cercando di evitare gli escrementi dei cani che sono dappertutto” – Zona porto: “Tartassare i proprietari dei cani per non dover camminare sempre a testa bassa” – “Chiedo multe salate ai possessori di cani che incivilmente lasciano fare tutto ai loro ‘parenti’ e non raccolgono escrementi” – Violina: “Lotta agli escrementi dei cani. Multate i padroncini che non usano la paletta e sacchetto: non è bello né per il cittadino e né per il turista contare per la strada questi regalini” – Torconca: “Non potete immaginare quanta cacca troviamo sui marciapiedi” – Macanno: “Il Parco della Pace è per i cani, tutti liberi senza guinzaglio. I bambini non possono andarci” – “Tenere la città più pulita, soprattutto dagli escrementi dei cani, che è uno schifo” – “I marciapiedi e i parchi sono intasati dalla cacca dei cani”.
di Ecci