– Silvia Della Biancia e Stefano Della Chiara sono i primi “motori” del nuovo centro giovani di San Giovanni, l’ex macello ristrutturato nel 2008. L’edificio a due piani ospita una stanza per le attività di studio e ricreative, di sopra il museo entomologico, un piccolo gioiello che tutta Rimini invidia. Lei si è laureata in psicologia a Bologna (“vecchio ordinamento” specifica) con una tesi sui bambini di strada dopo un’esperienza in Brasile di un anno.
Lui è animatore, attore in formazione e tecnico audio. La loro associazione, Alternoteca, è nata quasi per gioco nel 2004 ed è diventata in poco tempo una delle realtà più attive nell’organizzazione di iniziative rivolte ai giovani tra San Giovanni e Cattolica. Il centro giovani di San Giovanni, rimasto inutilizzato per un anno, ha cominciato a funzionare all’inizio del 2009, quando Alternoteca ha presentato progetti per laboratori creativi e di insegnamento. Contagio è stato il primo. Una serie di laboratori, svoltisi durante la passata primavera, che hanno avuto come tema le discipline più varie e curiose: dai fossili alla fotografia, dal mosaico e decoupage alla danza afro.
“Abbiamo cercato di intercettare i fondi, per esempio quelli europei, statali e provinciali, che per la maggior parte si fermano a Rimini – spiega Silvia – e che a San Giovanni non arrivano. Abbiamo organizzato diverse iniziative e stiamo notando come, rispetto all’inizio, comincino a gravitare qui attorno tanti ragazzi”.
Il lavoro di Alternoteca è partito già prima di arrivare a occupare gli spazi dell’ex macello. Sono scesi in strada e hanno chiesto direttamente agli interessati, i ragazzi nei bar o alla sala giochi.
Attraverso questionari sono arrivate le risposte su quali fossero le loro esigenze, i loro bisogni per poter socializzare e dare sfogo alla creatività. Ma anche su quali fossero i loro interessi, riguardo la lettura, il gioco e il tempo libero. Il tutto per attrezzare ad hoc il centro, grazie ai fondi messi a disposizione dal comune.
Nascono così Contagio, progetto intercomunale realizzato da diverse associazioni con il contributo di Regione e Provincia, e Incursioni urbane, di prossima realizzazione. E tutte le manifestazioni legate alla musica e all’arte portate sul palco da piccoli artisti “in erba”, allestite qui. Come Artemisia performance, durante l’ultima “Notte delle streghe” a giugno, che ha dato la possibilità di esibirsi a oltre 30 gruppi musicali, di danza e teatro.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è “Spazio giovani”, proposto assieme all’associazione Zavatta di Rimini. “La mattina organizziamo incontri con le classi delle medie, una visita al museo entomologico, giochi di gruppo e quiz – spiega ancora Silvia – due pomeriggi a settimana (ma speriamo presto di poterlo fare tutti i giorni) apriamo il centro ai ragazzi. Li seguiamo e li aiutiamo per i compiti di scuola, ci sono quattro postazioni internet e uno spazio per la lettura”. Poi, dopo il ciokobreak, il via al gioco. Biliardino, tornei, giochi di socializzazione e visione di film. È l’occasione anche per scoprire modi per divertirsi che non siano legati per forza allo schermo di un pc o di un televisore. “Non sapevano nemmeno cos’è il Monopoli?” racconta Silvia.