Una Fondazione pubblico-privata gestirà l’elegante teatro “Corte” di Coriano inaugurato lo scorso 28 dicembre dopo una chiusura di 17 anni, diversi anni di lavori ed un investimento di 7 milioni di euro. Al taglio del nastro, presente anche Letizia Moratti, sindaco di Milano. Più che un contenitore è un gioiello: sala grande da 220 posti e saletta da 80. Può anche essere affittato per congressi e meeting aziendali. Elegante il guscio, il neo-classico palazzo Salvioni, di prim’ordine gli arredi: “Poltrona Frau”, forse il meglio al mondo.
Dietro c’è la volontà dell’amministrazione comunale e Paolo Zaghini, il direttore della biblioteca: mente pronta e fare grintoso. Zaghini è una fucina di idee, ma conosce i limiti della pubblica amministrazione (il danaro) e sa che il futuro lo si addomestica coinvolgendo i privati. Così ha proposto il suo uovo di colombo per la gestione operativa: una Fondazione. Dentro ci sono col 50 per cento il Comune e col restante 50 per cento 10 aziende.
“Prima va detto – racconta Zaghini – che investire sulla cultura, vuol dire creare economia. Il teatro è un’operazione complessa, è un progetto economico del paese, nel quale possono trovare impiego i giovani, porta una vita sociale diversa al centro di Coriano e allontana dalla Tv. E’ nata, la Fondazione, per portare a casa i soldi con i quali fare cultura, creare eventi. In America è la normalità. Da noi non c’è una legislazione che incentivi questa via. Voglio ricordare che in Italia non c’è un teatro che si possa mantenere con il biglietto”.
“Soprattutto – continua Zaghini – le attività che si svolgono dentro sono un pezzo importante della rappresentanza culturale sul territorio. Un fatto di non poco conto. In questi due mesi il nostro teatro ha iniziato a cambiare il volto di Coriano. Tutte le iniziative, anche le minori, hanno riscosso grande partecipazione. Siamo entusiasti delle cose fatte. L’importante è continuare ad andare avanti così: idee e qualità”.
Presidente della Fondazione sarà il sindaco, o un suo delegato, coadiuvato da cinque consiglieri. Per dargli gambe è previsto un direttore.
Il luogo di cultura parte con tutti i crismi. Gli sono stati assicurati tre anni per seminare, crescere, fidelizzare. Sono stati messi a bilancio un milione di euro; la sua gestione è prevista in 300.000-350.000 euro l’anno. Tali fondi devono essere reperiti oltre che dalle casse pubbliche dalla sensibilità dei privati nella Fondazione e non solo.
Biblioteca
Intanto continuano gli eventi della biblioteca con “Raccontiamoci”, ore 21. L’ultima serata alla “Corte” di Coriano. Tema: “Teatri negati. Censimento dei teatri chiusi in Italia”. Intervengono: Francesco Giambrone (presidente Teatriaperti), Paolo Zaghini, Marcella Bondoni (assessore provinciale alla Cultura), Damiana Bertozzi (presidente Rimini Teatri).