POLITICA – ALLEGRO MA NON TROPPO
Il più eclatante è la deflagrazione del Pd che si è spaccato in almeno tre pezzi. I s’è tridé tutt cume la cvola. Per il momento almeno due sono in competizione tra loro, con candidati a sindaco contrapposti (Pazzaglini e Tamanti). Ma voci dell’ultima ora parlano di una lista di persone del Pd con un proprio candidato. Insomma, né con Tamanti né con Pazzaglini!
Le forze in campo
Usiamo le tradizionali classificazioni di centrodestra e centrosinistra, anche se sono alquanto obsolete sul piano partitico. Un po’ meno invece sul piano dei sentimenti, dei valori storici, e degli ideali culturali delle persone. Insomma, il senso di appartenenza farà ancora la sua parte tra i cittadini, ma gridare contro Berlusconi o contro i comunisti, avrà meno presa del solito. Al conta es pulìd e unèst!
Centrodestra. Candidato Cono Cimino. Sostanzialmente unito (Pdl, Lega, Pri) anche se al momento non si conosce la collocazione dell’Udc cattolichina. Ci sarà però una lista civica “Cattolica futura” che candida Paolo Silvestri. La destra l’ha fatt un col long…
Centrosinistra. Qui c’è l’imbarazzo della scelta. La “Coalizione Arcobaleno” candida Alessandro Bondi sostenuto da 5 liste (Lista civica ‘con l’Arcobaleno’, Italia dei valori, Verdi, Rifondazione comunista, Cattolica a 5 stelle di Beppe Grillo). Ciò, in mola miga…
Il Pd candida Marco Tamanti. Al momento non risultano alleati. Uj s’è rinciglì al partid…
Pietro Pazzaglini è sostenuto dalla Lista Micucci e dai Socialisti. L’è disett an cl’è ilé e ancora un s’è stuf…
Anche Sinistra critica sarà presente con un suo candidato: Paolo Tonti.
E’ probabile che sia Tamanti che Pazzaglini “inventino” qualche altra lista più o meno civica di sostegno, per rendere meno brulla la tavola, o meglio, la scheda elettorale. Os-cia!
Punti di forza dei contendenti alla vittoria finale
Cono Cimino: unità della coalizione, il vento in poppa del governo Berlusconi, una buona credibilità del personaggio.
Alessandro Bondi: unità e allargamento della coalizione, lo spessore del personaggio, il notevole lavoro sostenuto in Consiglio comunale e in città negli ultimi 5 anni.
Marco Tamanti: il simbolo del partito e l’entusiasmo di un gruppetto di giovani.
Pietro Pazzaglini: il ruolo del sindaco uscente con tutte le relazioni intrecciate in questi anni.
Cosa giudicheranno i cittadini per decidere il loro voto?
Sicuramente l’amministrazione uscente: il sindaco e i partiti che l’hanno sostenuta. Sarà giudicato cosa è stato fatto, come è stato fatto e che cosa non è stato fatto e che andava assolutamente fatto. Programmi e promesse avranno un peso relativo. Sarà valutata la credibilità di chi sostiene programmi e promesse. A m’avì ciap pal cul?
Per chi ha governato sarà un percorso più difficile convincere le ampie aree dell’insoddisfazione, perché i cambiamenti e le trovate dell’ultima ora saranno considerati poco attendibili. La domanda sarà: ma eravate al governo… le cose che promettete oggi perché non le avete fatte? Caz!
Per i candidati delle opposizioni sarà più normale promettere. In fondo, non hanno mai governato la città. Il giudizio allora sarà misurato sulla credibilità del candidato e sulla coerenza del lavoro di opposizione e di proposta che ha fatto negli ultimi anni. Fèm pruvè!
Sarà ballottaggio
Oggi sulla carta nessuno dei contendenti appare in grado di vincere al primo turno. Per i due candidati che andranno “ai rigori” sarà decisivo allargare il loro bacino d’influenza. Alessandro Bondi e Pietro Pazzaglini sono i più accreditati nel rosicchiare fette di voti sia al Pd che negli ambienti dell’elettorato moderato.
Il voto disgiunto
La legge elettorale dà la possibilità di votare per un simbolo (il proprio partito del cuore) e per un candidato a sindaco espresso da un’altra coalizione. Questa variante potrebbe fare la differenza. Nel 2004 l’unico candidato che ne trasse il maggior guadagno fu Bondi, con circa il 9% di voti. E’ probabile che il caso si ripeta. Perché? Ci sono forti malumori in alcuni partiti; inoltre la presenza di candidati a sindaco che, pur esprimendo un importante valore di testimonianza, non gareggiano per la vittoria finale. Questo potrebbe spingere diversi elettori ad esprimere una preferenza utile. Sarìa l’ov sa du torle…
Scenari possibili?
La situazione a due mesi dal voto rimane in ebollizione: i sondaggi annunciano forti sorprese. Qualche tentativo di “porcata” da parte di qualche partito è sempre nell’aria…
di Ecci