– Massimo Gottifredi è una persona intelligente che sa di turismo. Sa dove intervenire e come farlo. Già assessore provinciale al ramo, cattolichino, sposato, due figli, un cognome di origine tedesca che significa pace con Dio, è il presidente dell’Apt (Azienda promozione turismo dell’Emilia Romagna). Da giovane ha partecipato ai lavori per l’organizzazione delle Olimpiadi di Barcellona.
Come sarà il 2009 visto dal vostro osservatorio?
“L’obiettivo sono i numeri dello scorso anno. La crisi si sente; i tedeschi stanno abbottonati. Negli ultimi 4 anni la presenza russa è cresciuta del 20 per cento l’anno, quest’anno sarebbe positiva anche una lieve flessione. Ad oggi, le prenotazioni che arrivano ai club di prodotto, bici, parchi, sono superiori a quelle dello scorso anno. Ma non credo che siano rappresentative. Sono del parere che ci giocheremo tutto a luglio ed agosto. Una nota positiva è che nella crisi sia gli operatori pubblici, sia quelli privati sanno rimboccarsi le maniche e lavorare. Ad esempio, alle fiere, ai workshop la presenza è aumentata del 20%. Ci sono stati alcuni operatori che sono andati fuori per la prima volta. E il nostro futuro turistico ce lo andiamo a giocare sui mercati; i tedeschi non scenderanno più da soli. Riusciremo a riportarli da noi con la qualità e il dinamismo commerciale. L’altra partita turistica è legata alla redditività, cioè quanto un turista spende quando è in vacanza. A Pasqua ci sono state molte presenze, ma molto abbottonate sulla spesa. Insomma, a parità di persone si incassa meno”.
Quali sono le attività vincenti?
“Le condizioni sono tre: una struttura rinnovata nei servizi, la gestione deve essere della proprietà e bisogna far parte di un club di prodotto. Per facilitare l’acquisto degli alberghi da parte di chi ha voglia di fare turismo la legge Chicchi prevedeva la detassazione. A Rimini, la città più in crisi, il 40/45 per cento degli alberghi sono in affitto. Sullo stare insieme il segnale forte è quello dei bike hotel di Riccione, che lavorano bene in primavera e da settembre in poi. Normalmente, gli alberghi con queste caratteristiche sono cresciuti anche nei periodi di crisi”.
Quanto mette sul piatto la Regione per fare promozione?
“Consolida le risorse dell’anno passato. Faremo una forte campagna di comunicazione in Italia, sottolineando che il rapporto qualità/prezzo in Romagna è unico. E la bontà della nostra estate ce la giocheremo con gli italiani, che rappresentano l’80 per cento delle presenze. In giugno e luglio spenderemo 3-400.000 mila euro in pubblicità”.
E l’internazionalizzazione?
“Chiaro che per noi è un problema, ma è più facile giocare in casa che fuori. In Germania abbiamo preso Luca Toni come testimonial e puntato sulle famiglie con i bambini. E nel 2009 spenderemo un milione di euro come Emilia Romagna. Vedremo quali ritorno avremo per la Pentecoste.
Nella nostra promozione, fatta in prevalenza sul sud della Germania, Baviera e Baden Wuettenberg, più che andare a far vedere la nostra bella terra, proponiamo delle offerte commerciali. L’Assia, la regione di Francoforte, è gemellata con l’Emilia Romagna. L’Apt ogni anno partecipa ad una ventina di fiere, 15 delle quali all’estero.
Abbiamo un bilancio di 24 milioni di euro; quando l’Enit (l’Ente nazionale per il turismo) ne ha 25 di milioni. La Francia e la Spagna invece hanno un bilancio di 150 milioni di euro; i francesi spendono di comunicazione in Italia 25 milioni di euro. Questi numeri da soli raccontano molto”.
Le strade da battere?
“Pensiamo di potenziare la rete; sul nostro portale oltre a guardare, si prenota ed acquista in sicurezza. E’ comodo ed è rivolto ai giovani. Si sta lavorando sul mercato russo con un approccio diverso.
Lì non esiste il turismo privato, ma tutto passa attraverso le agenzie. Stiamo facendo co-marketing ne verificheremo l’efficacia. L’Emilia Romagna e il Lazio sono le loro mète preferite”.
Bilancio Enit (Italia)
25 milioni di euro
Bilancio Apt Emilia Romagna
24 milioni di euro
Bilanci di Francia e Spagna
150 milioni di euro
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