Non nascondo la mia personale soddisfazione nel leggere la notizia (la moto….), ma dei dispositivi per mettere in sicureza quella maledetta curva?
Ad essere maledetta non è tanto la curva, perché ci sono responsabilità ben precise:
1) il progettista di allora che pensava ad altro, una curva a doppio raggio di curvatura si fa solo in pista!
2) i conducenti che nonostante tutto ignorano il pericolo
3) il personale che non indica la situazione di pericolo dettato dal tracciato della curva per la ragione cui sopra
4) i dirigenti ANAS (?) che in tutti questi anni non si sono mai preoccupati di rivedere il tracciato della curva.
In ultimo sarebbe opportuno che l’attività di controllo fosse più presente anche in quel tratto di territorio, che non sarebbe difficile coordinare fra i Comuni a cui appartiene quella striscia di asfalto (almeno Misano, Cattolica e S. Giovanni per rimanere in Romagna).
Di ipotesi se ne potrebbero fare tante per il controllo vero e finto (sagome).
La Piazza potrebbe dare voce a queste osservazioni?
Danilo