– Una comunità di pescatori di storioni sulle rive ferraresi del Po. Un intreccio di uomini, di storie e di amori, all’ombra della seconda guerra mondiale. In primo piano la presenza discreta e distante della signora del caviale. Lei, ebrea, scompare con le leggi razziali, emanate da Mussolini nel 1938, e assieme a lei finisce per sempre l’epoca del caviale del Po. Le persecuzioni razziali, uno tra i maggiori drammi-tristezza del ‘900, per le quali mancano le parole per raccontare, sono vissute con gli occhi all’inizio ingenui e ignari di un bambino. Un romanzo poetico e forte che si legge tutto d’un fiato e che non si dimentica.
“La signora del caviale” (Cult Editore, 180 pagine, 12 euro), è il terzo romanzo del riminese Michele Marziali, classe 1962, dopo “La trota ai tempi di Zorro” (DeriveApprodi, 2006) e “Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta” (Cult Editore, 2008).
E’ stato definito: “Un racconto sull’amore, malinconico, dolcissimo e forte, ambientato sulle rive del “grande fiume”, una storia e dei personaggi indimenticabili.
Un romanzo che appassiona ogni tipo di lettore dalla prima riga,
Marziani oltre che appassionato è autore anche di diversi libri su viaggi, vino e cibo.