ECONOMIA
– Giancarlo Ciaroni, presidente della Legacoop della provincia di Rimini cita Rifkin, l’economista americano assertore di uno sviluppo a “decrescita felice” per raccontare l’anno economico 2008 della sua associazione forte di 143 cooperative, 5.683 occupati, 74.815 soci e un fatturato di 772 milioni di euro.
Argomenta Ciaroni, una grande passione per la terra: “Ora va ripensata la nostra economia e dobbiamo avere il coraggio di fare qualche passo indietro. Intendo, noi come cittadini, persone, perché non basta indicare solo il pubblico. Per garantire il nostro futuro dobbiamo essere tutti disposti a sacrificare qualcosa. Ma se non c’è la volontà e la coscienza da parte della città tutto può sembrare un sogno: il futuro va guardato in termini nuovi. Anche il metro quadrato in più se va in crisi implode e non vale più niente. Insomma, ognuno deve rinunciare a qualcosa per cercare di costruire insieme la nostra realtà di futuro, con risposte singole e con le infrastrutture, i servizi, il verde. Noi come Legacoop già portiamo qualche progetto, come impianti termici efficienti e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Stiamo dando molto attenzione alle merci a chilometro zero. Abbiamo altre iniziative, forse con forze insufficienti, ma sono solo il primo passo”.
L’annata economica 2008 del variegato mondo della Legacoop della provincia di Rimini sta ben dentro la crisi che si sta abbattendo sull’organizzazione sociale e produttiva dell’occidente. Se il fatturato complessivo dice che è aumentato del 7,73 per cento, passando dai 743,7 milioni di euro del 2007 ai 772,1, alcuni settori sono in rosso profondo. Si tratta del comparto abitazione, meno 15,4 per cento sul 2007. Un voragine invece rispetto al 2006, quando il valore tocccò i 19,5 milioni di euro; 9,1 milioni nel 2008. Un altro indicatore che giunge prima della flessione è la progettazione: meno 8 per cento nel 2008: il valore della produzione è passato da 3,78 milioni del 2007 ai 3,4 milioni.
La crisi dell’edilizia si è fatta sentire anche sul trasporto e movimentazione: meno 9,8 per cento. Il giro d’affari 2008 è stato di 24,8 milioni; era stato di 27,55 milioni l’anno precedente e di 27,7 nel 2006.
Complessivamente le 143 cooperative aderenti a Legacoop hanno prodotto ricchezza pari 772,1 milioni di euro nel 2008 (743,7 milioni nel 2007). In assoluto rappresenta il 10 per cento della ricchezza della provincia di Rimini. Impiegano 5.683 addetti (più 0,66 rispetto all’anno prima); 3.792 sono soci che laavorano. Mentre, in totale, i soci sono 74.85 unità.
Che fare per cercare di invertire il trend? Ciaroni: “Dobbiamo far ripartire la domanda interna, soprattutto investendo sulle infrastrutture che servono a colmare il gap competitivo dell’Italia con le altre nazioni. Ad esempio, le nostre merci sono di 10 km più lente delle concorrenza: le nostre viaggiano a 45 km/h contro i 55. Questo significa più costi. In casa nostra, per turismo e non solo, sono ineludibili la terza corsia dell’autostrada e la complanare”.
“In ogni caso – riflette Ciaroni – con la ripresa nulla sarà più uguale a prima”.
Su questo livello Gilberto Grazia, vice-presidente provinciale di Legacoop ha rimarcato che il mondo cooperativo della provincia di Rimini viene da 20 anni di crescita continua e con ritmi sostenuti. E’ ora della decrescita felice e di mettere in soffitta il Pil (Prodotto interno lordo) come indicatore di ricchezza.
I NUMERI
Fatturato 2008 a 772 milioni
Cooperative n.°: 143 (148*)
Occupati: 5.683 (5.646)
Soci: 74.815
Soci occupati: 3.792
Fatturato: 772 (743)
*Nel 2007