Insieme a Montegridolfo e Montefiore, a mezza collina, con vista mare mozzafiato, senza soluzione di continuità, ospitano la cosiddetta fascia degli ulivi; a stragrande maggioranza veri e propri monumenti centenari. Negli ultimi anni, gli anziani genitori sono stati affiancati dai figli che stanno puntando sull’imbottigliamento, o sulle lattine.
Aldo Bartolucci possiede 800 ulivi (500 secolari) a Meleto. La sua etichetta si chiama “Azienda agricola da Maget”, in onore del soprannome di famiglia. Produttori da molte generazioni, quest’anno imbottigliano per la prima volta.
I fratelli Raggi sono giovanissimi e abitano a San Rocco: Sara ha 23 anni e Giovanni, 21. Possiedono 2.000 ulivi (quasi tutti secolari) e solo il correggiolo come varietà. Hanno creato l’etichetta “Al vecchio frantoio Raggi”, che giungerà sul mercato tra pochi mesi; finora hanno venduto soltanto in lattina. Nella loro incantevole tenuta fanno anche agriturismo.
I coniugi Screpis, Giuseppe e Maria Teresa Tonni propongono il loro prodotto solo in lattina, ma presto pensano di imbottigliare ed etichettare. Hanno 2.700 ulivi (650 i secolari). E dà loro una mano il figlio Massimiliano. Tutte le piante vengono potate ogni anno; ci impiega 5 mesi.
Un tempo a Saludecio c’erano 7 frantoi; oggi ce n’è solo uno a Sant’Ansovino.
Produzione straordinaria quella del 2008, abbondante (più 50%) e sana (niente famigerata mosca), che ha fatto abbassare i prezzi. Chi acquista l’olio extravergine delle nostre colline fa un autentico affare. Quest’anno costa attorno tra i 7 e 8 euro al chilo. E’ come pagare una polo di gran firma pochi euro.