LE ECCELLENZE
di Michele Serafini
– La Romagna è terra di Sangiovese ma è anche di tante piccole aziende, cantine e fattorie che da questo splendido vitigno portano sulle nostre tavole vini sinceri, potenti, espressione della nostra tradizione. L’azienda agricola Fattoria Poggio San Martino ne è l’esempio tipico, la cui dedizione e notevole esperienza raggiungono un unico risultato: del buon vino.
L’esperienza arriva da tante vendemmie, perché è già dal 1958 che il signor Mario Galli avvia l’attività a San Giovanni, per poi tramandare i segreti del mestiere al figlio ed attuale proprietario Antonio. Inizialmente sono 8 gli ettari vitati, situati sulle splendide colline di Saludecio, terreno e posizione ideali per una viticoltura di qualità. Con il tempo l’azienda acquista nuove proprietà a San Giovanni, arrivando fino agli attuali 15 ettari. Prevalentemente si coltiva Sangiovese, tutto a guyot (tralcio rinnovato) ma si raggiungono ottimi riultati anche con la Rebola, Cabernet Superiore, Trebbiano, Malvasia e Sauvignon.
L’uva viene vendemmiata rigorosamente a mano e trasformata con attenzione e perizia utilizzando fermentazioni naturali e attrezzature adeguate ad una lavorazione delicata del prodotto, il tutto con la collaborazione dell’enologo Giovanni Brighi.
Il risultato è una produzione di 50.000 bottiglie, con tipologie di vini che rispecchiano fedelmente i vitigni coltivati, primo tra tutti il Sangiovese di Romagna Doc Superiore vinificato in purezza con un bel colore rosso cigliegia, profumi di frutta, marasca, susina, un sapore delicato e mediamente persistente.
La famiglia Galli gestisce l’azienda in maniera pratica facendo molto affidamento sul reciproco aiuto dei suoi componenti; vendemmia dopo vendemmia cerca di portare avanti un’idea e un sistema di fare vino semplicemente di qualità, affrontando tutti i problemi che chi ha a che fare con la sua produzione conosce bene. Sono difficoltà, sentite maggiormente dalle piccole aziende, nella gestione dei tempi, costi, personale in vendemmia ma soprattutto del commercio,del mercato. Purtroppo in Romagna la viticoltura di qualità, quella delle piccole-medie aziende, è fortemente schiacciata dalle realtà che puntano solo sulla quantità. Sono queste che influenzano il mercato, le tendenze e, soprattutto, danno un’immagine della nostra terra come di un enorme magazzino di vino in cartone.