– Per costruire il nuovo stadio di Rimini l’amministrazione comunale ha tirato in ballo il rapporto pubblico-privato. Per la piscina di Riccione ci si è scomodati col rapporto pubblico-privato. Stessa storiella per la strada di scorrimento lungo la ferrovia a Misano. Per tirare su la mega chiesa e tutto il centro parrocchiale a Morciano si è abbracciato il rapporto pubblico-privato.
Sembra che questo flirt pubblico-privato sia qualcosa di magico, roba da miracolo dei pani e dei pesci.
Invece, l’architettura è molto semplice. Un privato, in genere uno che ha del capitale da investire e ben remunerare, va dalla pubblica amministrazione e gli mette sul piatto la sua idea. In cambio un certo numero di appartamenti, con annessi negozi e uffici, ti “regalo” un’opera pubblica. Siccome come dice quell’oltre novantenne premio Nobel dell’economia, Paul Samuelson, non esiste nulla di simile ad un pasto gratis, c’è qualcuno che paga ed anche profumatamente, perché si deve accollare quello che acquista ed anche parte dell’opera pubblica che come “regalo” va alla pubblica amministrazione. Alla comunità, che ne farà grande uso, si spera. E’ giusto che solo una piccolissima parte dei cittadini paghi una scuola o una piscina per tutti?
E’ etico questo iter? Non è giusto che le opere pubbliche vengano pagate da tutti i cittadini e non solo da coloro i quali, per ragioni loro, sono costretti ad andare ad acquistare dalla combinazione pubblico-privato?
Il giochino non è stato inventato oggi, ma è sempre esistito. Nel Medio Evo se ne fece un uso straripante. Allora, c’erano una caterva di terre comuni, un po’ come i giardini oggi, sulle quali tutti avevano il diritto di andarsi a procacciare qualcosa per sopravvivere: cacciagione, frutta, legna. Gli amministratori di allora della cosa pubblica ebbero la brillante idea di venderle per costruire opere. Naturalmente, la possibilità economica era concentrata nelle mani di pochi. Costoro acquistavano terre e boschi sottraendo beni per la sopravvivenza dei ceti meno abbienti.
Per funzionare il rapporto pubblico-privato deve avere il suggello di chi governa e il momento economico felice. Cioè la domanda di mattone deve essere di gran lunga superiore all’offerta. La soluzione auspicata da molti è che per le opere pubbliche fondamentali, di concerto con i cittadini, vengano costruite con apposite tasse, dette di scopo.
Dopo tutto il miracolo dei pesci anche Lui lo utilizzò una sola volta. Per il resto optò per il lavoro, che nobilita l’uomo.