L’INTERVISTA
di Matteo Marini
– Un po’ è la rassegnazione di chi se l’aspettava, un po’ è lo sguardo malinconico che contraddistingue Antonio Casadei Menghi da sempre, come di chi è abituato a stare al margine, portare avanti la lotta stando all’opposizione. Accanto a lui Massimo Casadei, il sorriso sempre stampato in faccia e l’energia positiva che lo anima. Seduto sul divano cambia posizione ogni minuto per raccontare come è successo, come mai. Sono la “sinistra extraconsigliare”: dalla sua fondazione è la prima legislatura che Rifondazione comunista non ottiene nemmeno un seggio all’assemblea cittadina. I dati politici a livello nazionale erano un presagio che, anche a San Giovanni, si sono alla fine trasformati in sconfitta.
Un pugno di voti, appena 45, ha separato la lista di Rifondazione dall’ottenere un consigliere, così ora si preparano a lavorare “da fuori”. Un po’ come sempre, ascoltando le esigenze, i piccoli problemi di ogni giorno, dando consigli per aiutare chi ha bisogno a farsi sentire dall’amministrazione comunale.
Antonio è stato consigliere per due legislature, dal 1999 con Rifondazione sempre all’opposizione di un governo guidato dai Ds e Margherita prima e dal Partito democratico poi. Da un paio d’anni al suo posto in consiglio era entrato Massimo, che fa l’operaio. “In questi dieci anni abbiamo portato avanti un sacco di battaglie racconta Antonio sempre con grande dedizione, cercando di informarci, documentarci e di informare la gente”.
Battaglie vinte, battaglie perse ma con l’orgoglio di averle combattute, di averci provato. Prima fra tutte quella contro lo sfruttamento e il consumo del territorio e le sue risorse. Si legga edilizia, Compartone, ma anche Riviera golf e Riviera horses.
“Per quelle realtà si è lasciato troppa libertà, in particolare per il maneggio, di deroga alle leggi. Così ogni variante richiesta veniva approvata spiegano senza troppi problemi. In cambio il comune ha ottenuto palazzo Corbucci. La questione invece è un’altra: se ci sono delle regole bisogna rispettarle, dev’essere così per tutti. Perché a Ferretti si può andare incontro e uno qualsiasi no? Stessa cosa per i pozzi e le irregolarità edilizie del Riviera golf. Una attività che necessita di quantità d’acqua enormi e che sarà presto raddoppiato”. Tutte denunce puntuali portate in consiglio. Inascoltate dalla maggioranza ma rese chiare ai cittadini, anche attraverso internet: il blog di Rifondazione di San Giovanni è diventato, negli ultimi mesi, luogo virtuale di discussione politica frequentato anche da esponenti degli altri partiti.
Il lavoro ora riprende, come prima, e riparte dalla gente, dall’osservazione, dall’ascolto e, quando serve, dalla denuncia. Così hanno sempre fatto e ora, anche se non hanno più il posto nell'”emiciclo” consigliare, la strategia non cambia. “Non ci fermiamo assicura Massimo Casadei continuiamo a lavorare per i cittadini”.
I successi ottenuti danno la cifra di quello che Antonio e Massimo, assieme ai giovani che si stanno piano piano avvicinando a Rifondazione, hanno fatto e vogliono per San Giovanni. “Spesso quello che viene accettato in consiglio non viene poi attuato a breve racconta ancora Antonio però siamo riusciti a far approvare l’istituzione dei mercatini contadini locali. Un provvedimento che, tuttavia, ancora non ha avuto attuazione per logiche elettorali. Morelli mi disse che non si poteva fare prima delle elezioni, per non far incazzare i commercianti”. Stesso discorso per le strisce dei parcheggi riservate ai diversamente abili: “Abbiamo condotto un’indagine e riscontrato tantissime irregolarità, sia nelle misure che nell’assenza di questi posti o dei cartelli di segnalazione. Il comune ha comprato i cartelli ma sono ancora in magazzino”.
Poi ci sono i “piccoli” risultati che però testimoniano di una dedizione massima al cittadino, come l’essere riusciti a portare la rete del gas in vie che ancora non l’avevano, oppure aver aiutato altri con lo smaltimento dell’eternit. La soddisfazione più grande riguarda però il lavoro che Rifondazione ha portato avanti per alleviare gli effetti della crisi economica. Oltre ad aver partecipato attivamente ad iniziative e manifestazioni, l’attenzione ai lavoratori di San Giovanni più sfortunati, quelli senza ammortizzatori sociali, si è concretizzata nell’approvazione di un fondo di sostegno di 15.000 euro nel bilancio comunale. Un provvedimento proposto in consiglio da Rifondazione e poi preso come esempio anche da altri comuni.
La domanda allora sorge spontanea: ora che succede? Cosa cambia? “Per quanto riguarda la difesa del territorio e dell’ambiente spiega Antonio penso che Mentelocale porti avanti iniziative e idee valide sulle quali siamo d’accordo. Battaglie che in futuro potranno essere condotte anche con il nostro appoggio. Però senza di noi in consiglio mancherà certo quell’attenzione ai temi sociali, alle persone più deboli, per i quali ci siamo sempre battuti”.