e religioni ed i non credenti” entro il termine stabilito.
La nuova chiesa cattolica sarà la terza nel territorio di un Comune geograficamente piccolo di solo 5,3 Kmq e con i suoi quasi 7.000 abitanti tra i più sovra popolati della provincia.
A Morciano ed in tutta l’area Valconca, migliaia di cittadini credenti di altre religioni cristiane, o dei credenti di religioni non cristiane, o i non credenti in alcuna religione non hanno una sala per le loro funzioni religiose o più in generale una “Sala del Commiato”.
La “Sala del Commiato” è un luogo per celebrare in forma secolare o religiosa le esequie dei defunti non credenti in religione cristiana cattolica, e che non sono dotate di proprie strutture sul territorio.
L’individuazione e la concreta realizzazione di uno spazio pubblico, non residuale, adatto a queste funzioni deve corrispondere ad alcune caratteristiche minime.
In altre parole essere un luogo sufficientemente ampio, sobrio, accogliente, possibilmente in forma rotonda da abbracciare tutti i credi.
Un posto da gestirsi senza preclusione alcuna, che sarà un segno di civiltà e di rispetto verso la dignità della persona scomparsa ed i suoi convincimenti ontologici.
L’esigenza di disporre di una tale sala, lo sentono anche i musulmani residenti a Morciano di Romagna. Infatti, i musulmani presenti in Italia provengono da 40 nazioni e 70 scuole teologiche diverse. Occorre dunque avere un centro “Sala” d’aggregazione culturale, religioso e sociale anche nella Vallata della Conca.
La Costituzione italiana, agli articoli 2 e 3 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali, “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”.
Mi sembra logico, visto che a Morciano di Romagna vivono tante famiglie musulmane, di altre religioni e non credenti, avere a disposizione un centro dove tutti possono sviluppare la loro formazione sociale e personale, riunirsi, trascorrere momenti felici e svolgere i loro adempimenti religiosi e perché no anche le festività nazionali in comunità.
Se questa sala di tutte le religioni e credi fosse progettata e costruita nel nuovo complesso religioso di Morciano di Romagna; ideato come un polo d’attrazione non solo a carattere religioso ma anche culturale e multi etnico, sarà un segno di civiltà della comunità.
Esso potrebbe attirare centinaia di famiglie laiche musulmane e miste (cattolico-musulmane), che attualmente non frequentano le moschee presenti in Italia, perché spesso sono unicamente luoghi di preghiera.
Pertanto partecipo convinto alla promozione di un movimento d’opinione che agevoli anche a Morciano di Romagna e nella provincia di Rimini, come in molte città italiane, il superamento d’alcuni canoni culturali che possono condizionare la realizzazione di un’opera che è, essa stessa, espressione civile e onorevole di libertà ed eguaglianza fra tutti i cittadini. E confido di contribuire a trovare su questi principi, una larga pluralità di consensi nella cittadinanza e nel gruppo consiliare.
Hossein Fayaz (info@fayaz.it)