SAN CLEMENTE
di Claudio Casadei
– L’Abruzzo è li dietro l’angolo. Eppure per accorgermi di quanto fosse bella l’Aquila ci è voluto un articolo sul Magazine del Corriere della sera. Una foto stupenda del suo centro storico carica di luci sapientemente ritoccate che rendevano meraviglioso quello che era bello di suo. Non so se la mattina o qualche giorno dopo questa mia scoperta, alzandomi mi si gelò il sangue nelle vene vedendo quella stessa piazza stravolta dalle terribili immagini del sisma.
Quel capolavoro di piazza ferita e la cupola della Chiesa delle Anime Sante che lasciava cadere gli ultimi detriti in diretta ad ogni minima scossa. Per tante sere quel luogo è diventato il baricentro dell’informazione sulle condizioni e sulla situazione di quel lembo d’Italia.
L’Abruzzo sta tuttora vivendo con straordinaria dignità una situazione difficile. L’inverno è alle porte e le tende sono ancora piene di famiglie, di anziani e di bambini. Qualche quartiere di nuove case sarà presto consegnato alle persone: si lavora giorno e notte e se fare di più è sempre possibile, chi ha visto racconta che molto è stato fatto, ma moltissimo c’è ancora da fare. Al comitato del Parco degli Ulivi ed in primis alla “Tonina”, tutti la chiamano così, è scattata la molla che tutti abbiamo nel cuore ma che troppo spesso lasciamo arrugginire: la molla della solidarietà. Così, che nella settimana santa il comitato, dopo avere preso contatto con la tendopoli di Coppito, frazione dell’Aquila, nella persona del responsabile della tendopoli per la Protezione Civile, Andrea Angelucci, prende coscienza della situazione e della richiesta non di soldi ma di un po’ di vino per gli anziani e giochi gonfiabili per i bambini. L’11 maggio il parco si anima e il comitato lavora sodo per una bella mangiata di pesce offerto dalla ditta “Faro” di Morciano annaffiato dal buon vino offerto dell’Azienda Agricola Leo Ragni.
In quella calda notte l’offerta delle persone consente di raccogliere 500 euro con cui si acquistano il vino e i giochi che partono per Coppito l’11 luglio assieme alle “nostre” ciambelle particolarmente gradite per la colazione del mattino. Lo stesso giorno Tonina, Romano Bianchi, Tommaso Brolli, Agostino Bugli, Vazioni Giuseppe e “Pino” Gaia, ciascuno per sua parte, lavorano per una nuova mangiata di pizza e sempre dalle offerte si acquistano ancora vino, ciambella e con il passa parola e la sensibilizzazione di qualcuno, un bancale di gelati ed un bancale di carne, offerti dalla ditta G.E. srl di Berti, di Castenaso in provincia di Bologna contattato da Anselmo Fiorentini, e un bancale di pane e carne offerti dalla ditta Vassalli di Ferrara. Il tutto assieme a quattro damigiane di vino offerte dal comune di San Clemente.
Tutto questo materiale è stato consegnato nell’ultimo viaggio fatto a Coppito in agosto che ha visto protagonisti Agostino Bugli, Pino Gaia, Tommaso Brolli e Walter Pasini. L’ultimo viaggio ha consentito la visita alla zona rossa, la parte più colpita ed inaccessibile dell’Aquila, di Corrado Corrado, e quello che i suoi occhi hanno visto lo si può capire più che dalle parole dai silenzi e dalle emozioni palpabili mentre racconta.
Ma quale sia la condizione di quelle persone è comprensibile anche dal racconto di uno dei principali artefici di questa piccola, meravigliosa storia di solidarietà, Tino Bugli. Colpito dall’umanità delle persone, dalla disponibilità di Filippo e Alice, due dei tanti giovani che stanno lavorando sodo nelle tendopoli, e da Ennio Macinelli che di anni ne ha molti di più ma che vive in tendopoli prestando il suo servizio da vice coordinatore mentre ha la sua famiglia sfollata sulla costa. E nell’emozione dei loro racconti e nella dignità delle lacrime trattenute a stento che si scoprono persone che ci ridanno fiducia, scoprendo il lato buono di una società civile che si manifesta scossa da un evento straordinario, sa reagire e mostra la sua faccia migliore. Ma un plauso particolare per tutti gli artefici di questa bella storia va a Tonina, alla sensibilità con cui ha voluto portare questa goccia di solidarietà a chi ne ha ancora bisogno e che, spente le luci dei media, rischia di sentirsi e restare solo.
Tonina ha fatto tanto e farà ancora, perché desidera andare a cucinare per quella gente che non conosce ma con la quale in fondo è ormai legata da una tenace forma d’amore. Adesso, l’esempio c’è ed anche tutti i sanclementesi devono fare un piccolo sforzo. L’idea è quella di qualcosa che sia possibile per tutti: ad esempio una ciambella per ogni famiglia, o un euro, o qualsiasi altra idea che possa coinvolgere tutta la comunità di San Clemente. Che sia coordinata dalla Parrocchia, dal comune, dalle associazioni sportive o politiche o da cittadini indipendenti poco importa. L’importante è che sia solidarietà, vera, pulita e mai pelosa, prendendo come esempio Tonina e il Comitato del Parco degli Ulivi.