Giunta, l’ora delle donne – Finalmente le donne sono in maggioranza nell’organo di giunta che ne conta ben 5 contro 4 uomini (sindaco compreso); Massimo Pironi ha superato le più “rosee” previsioni che davano in campagna elettorale un numero di assessori paritetico tra i due generi. In una società che nonostante i passi in avanti in materia di pari opportunità rimane comunque sessista e maschilista, finalmente un gesto concreto, che ha trovato il consenso non solo nell’universo femminile, ma anche in quello maschile. In questi tempi difficili va riconosciuto il valore delle persone prima ancora che dei generi, quindi alle assessore donne un grande “in bocca al lupo”.
Fuochi, i tempi che cambiano – La scorsa estate si era caratterizza per un numero imprecisato di serate con spettacolo pirotecnico, il sindaco precedente (Imola) ne era follemente innamorato, tanto da costringere cani e gatti di tutta Riccione a tapparsi in casa, compresi anche molti riccionesi stufi; quest’anno presenza più discreta, forse Pironi non li ama più di tanto, ma molti riccionesi (compresi anche i suddetti cani e gatti e anche altri animali) sentitamente ringraziano. Speriamo che non sia solo questione di crisi economica, ma di rispetto per chi comunque a una cert’ora deve dormire perché il mattino dopo (magari all’alba) si deve alzare per lavorare, e per quelle decine di animali che puntualmente si smarrivano per la città.
Consiglio, prime scaramucce – Subito in consiglio comunale c’è stata bagarre tra maggioranza e opposizione, a partire dalla nomina del presidente del consiglio comunale che ha visto la maggioranza compatta (nel voto, meno negli intenti) su Ilenia Morganti. Per la prima volta è stato violato il patto di voto unanime sulle figure del presidente e del vicepresidente del consiglio, infatti la minoranza si è astenuta sul presidente, mentre la maggioranza ha votato il nome di Lilly Bordoni del Pdl come vice. Ha lasciato un po’ spiazzato la scelta di una new entry del consiglio comunale nel ruolo delicato della presidenza, si spera che nonostante la non esperienza la presidente sia in grado di gestire gli inevitabili momenti di tensione che si creeranno a partire già dai prossimi consigli. Già il primo consiglio ha avuto momenti di scontro, se non altro nelle modalità di intervento da parte di alcuni consiglieri di opposizione; normalmente si concede il giusto tempo al sindaco e alla maggioranza per mettere alla prova lo spirito di collaborazione auspicabile in ogni consesso che regola la vita di una collettività; questa volta sono partite bordate di sfiducia prima ancora che Pironi riuscisse ad aprire bocca: ne vedremo delle belle!