Nasce 27 anni fa per un sostegno psicologico e pratico a bimbi e familiari. Raccoglie fondi anche per la ricerca. Con 10 milioni di euro ha ristrutturato 4° e 5° piano della clinica pediatrica oncologica del Sant’Orsola
VOLONTARIATO
– “Non mi resta che dire grazie. L’ho sempre preso in giro per il suo amore per Cattolica; mi sembrava l’attaccamento di un ragazzino. Ora però che lui non c’è più sono io ad essermi innamorata di Cattolica. E l’amore di Guido per Cattolica mi sta tornando tutto addosso grazie a voi. Mi ero scritta l’elenco delle persone da ringraziare, solo che non me lo trovo più”. Con queste scarne parole, nello stile del marito, Rosetta Paolucci ha ringraziato i presenti lo scorso 7 marzo. Nella sala della giunta del palazzo comunale, un gruppo di cattolichini ha fondato la sezione locale dell’Ageop, acronimo che sta per Associazione genitori ematologia oncologica pediatrica. Venne fondata 27 anni fa da Guido Paolucci, direttore della clinica pediatrica oncologica del Sant’Orsola di Bologna. Scomparso nel luglio del 2006 a 74 anni, il cattolichino è stato tra i personaggi più importanti della storia della città. Medico di fama mondiale, quando ancora giovane iniziò la sua avventura a Bologna morivano il 70 per cento dei bambini; oggi si salvano il 70 per cento.
Partendo dal concetto che “quando un bambino viene ricoverato per una diagnosi di tumore o leucemia non ha solo bisogno di ricevere le migliori terapie, ma ha bisogno soprattutto di avere accanto i suoi genitori, di giocare in un ambiente colorato e allegro, di continuare la sua istruzione e vivere anche momenti di festa”, il professor Paolucci fondò l’Ageop nel 1982.
Dall’85, l’associazione oltre che di assistenza psicologica e materiale ai genitori ed ai bambini, si occupa anche di ricerca. Ha donato alla struttura universitaria apparecchiature e ristrutturato il quarto e quinto piano della clinica pediatrica del Sant’Orsola con un investimento di 10 milioni di euro.
Il 7 marzo, insieme ai fondatori cattolichini, alla consorte del professore, c’erano anche Daria Foracchia Sassoli de’ Bianchi, fino allo scorso anni presidente di Ageop, Umberto, fratello di Guido, nonché presidente di Microsoft Europa.
Ha detto la signora Sassoli: “Questa è la città del prof che è stato la mia guida. Con grande anticipo ha capito l’alleanza terapeutica: curare il bambino e tutta famiglia anche psicologicamente. Chiese ad un gruppo di genitori di iniziare il percorso. E la storia dell’Ageop è strettamente intrecciata a quella della clinica: con pochi volontari sono state fatte molte conquiste”.
Oggi, l’Ageop ha tre case di proprietà dove ospita i genitori (le cura sono molte lunghe), un negozio (dove vende regali e oggetti autoprodotti), fa banchetti per la raccolta fondi. Tutto questo si vorrebbe fare anche a Cattolica per ricordare la figura di Guido Paolucci, un gigante mondiale della medicina e persona perbene. Passioni per la sua città (ha scritto anche tre libri di storia locale pubblicati dalla Bcc di Gradara), amante dell’elettronica, un caro amico di Cattolica gli chiede con fare molto confidenziale come mai non era diventato ricco. Risponde: “Non potevo prendere dei soldi da un bambino ammalato”.
Per dare un piccolo aiuto che insieme diventa grande è possibile devolvere il 5 per mille della denuncia dei redditi all’Ageop.