LA CULTURA
– Strepitosi questi marchigiani. Hanno portato in Romagna intelligenza, energie, idee. E prodotto ricchezza con un bel fare. Tra le tante famiglie giunte nel dopoguerra un ruolo importante lo hanno giocato i Lauro Vallorani e Ginevra Massi giunsero nel dopoguerra per cercare delle opportunità alla numerosa famiglia, composta da 8 figli. acquistarono un podere di. una decina di ettari. Attraverso il lavoro, i sacrifici, la tempra, la morale, in questi decenni sono stati tra i protagonisti della comunità dove si sono insediati: Coriano, Montescudo, Albereto, Rimini, Bellaria. Oggi, i Vallorani in provincia sono una sessantina di persone.
Le loro radici erano in un piccolo paese dell’Ascolano, Castignano. Nella loro storia hanno dato alla chiesa 36 religiosi tra preti e suore. Uno di loro fu vescovo di Sulmona. Invece, don Settimio è stato un grande amministratore di Montalto Marche, costruendo colonie per i bambini e villaggio turistico per gli adulti, portando un po’ di vita in uno sperduto paese di montagna.
Per celebrare i 60 anni di Romagna, i Vallorani hanno organizzato una festa, denominata “Sessanta anni in Romagna della famiglia Lauro Vallorani e Ginevra Massi”. L’appuntamento è il 25 aprile. La giornata: alle 10 messa nella chiesa di Albererto; poi visita al cimitero di Albereto. Infine, pranzo presso il ristorante “Zì Teresa”, che appartiene alla famiglia. Si mangia benissimo: specialità romagnole rivisitate con quel tocco di ascolanità.
Auguri.