– Mentre la cementificazione triste e inarrestabile dei 20 comuni della provincia di Rimini continua imperterrita e anche nascosta nelle parole dei politici, ma i fatti sono fatti e raccontano più di mille discorsi, gli stessi politici mettono sul piatto dei prossimi anni quasi 70 milioni di euro per “valorizzare e promuovere il patrimonio ambientale e culturale”. Si va ad attingere a fondi europei e regionali, intrecciandoli con quelli comunali. Ne beneficeranno i borghi e gli angoli ambientali più sensibili del territorio: Valconca, Valle del Marano e Valmarecchia. Saranno fatti percorsi verdi e ciclabili.
Con tale somma forse non termina il recupero completo dei borghi malatestiani, ma quasi. Tra gli anni ’90 e 2000, infatti sono stati quasi tutti riportati agli antichi splendori. E’ sufficiente salire sulle colline per rendersene conto: da Montefiore Conca a Verucchio, da Santarcangelo a San Giovanni in Marignano, da Torriana fino a Montegridolfo. Sono stati investiti soldi anche nel castello di Onferno, dove non c’era un solo mattoncino della storica fortezza.
Nonostante il danaro riversato sui paesi e il fatto che sono entrati in circuiti importanti, Borghi più belli d’Italia, Città del vino, Paesi dipinti (Saludecio) un vero e autentico decollo turistico non è mai avvenuto. E forse è remoto che possa mai concretizzarsi. Anzi, i pochi bar che c’erano, impossibilitati a sopravvivere, sono stati chiusi. Dunque, i politici sono chiamati ad altre iniziative, altre soluzioni. Il problema grosso è che i bellissimi borghi sono poco abitati. E i pochi abitanti rimasti non riescono a dare ossigeno alle attività economiche. E sarà arduo riportarci la vita di tutti i giorni per il semplice fatto che i proprietari non vendono e conservano le abitazioni per affetto ed attaccamento. Che fare? Facile la domanda; meno trovare il bandolo della matassa.
Massimo Pierpaolini, già Pri, fino allo scorso giugno consigliere provinciale in quota Pdl, suggeriva di allargare la carreggiata delle strade provinciali e di unificare i comuni di collina non tra loro, ma dal mare fino all’entroterra. Esempio: Cattolica, San Giovanni, Saludecio, Mondaino, Montegridolfo.
Finanziamenti
Entrando nei rivoli dei finanziamenti, il flusso più importante è del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) per un importo complessivo di 12 milioni di euro. Il secondo invece sarà finanziato con fondi Fas per 10 milioni 950 mila euro. I circa 23 milioni di euro, provenienti da Bologna, Roma e Bruxelles, aggiunti agli oltre 35 milioni di finanziamento locale, andranno a qualificare il territorio e potenziare la competitività del sistema Rimini. Forse il sistema Rimini, come oramai con molto abuso si dice non ne uscirà rafforzato, ma di certo gli abitanti avranno paesi più belli e curati; magari con qualche vaso di gerani. E questo ha più valore di ogni altro ragionamento; perché le cose prima si fanno per il proprio piacere e poi anche per gli altri.
La viabilità
Questo iter di investimenti per il turismo è partito col Dup (Documento unico di programmazione), approvato dalla giunta provinciale lo scorso 28 gennaio. Reca una parte generale che impegna Regione, Provincia e Comuni nello sviluppo di una piattaforma turistica internazionale, delle grandi infrastrutture di collegamento (E55 “Nuova dorsale Romea”, nuova Statale 16, terza corsia autostrada, TRC, recupero e riqualificazione urbana della via Emilia) fino allo sviluppo dell’Euroregione Adriatica.
L’intesa ora sarà sottoposta ai consigli comunali dei venti Comuni ed una volta approvata sarà firmata dal presidente della Provincia Stefano Vitali, dal presidente della Giunta regionale Vasco Errani e dai sindaci.
Valmarecchia Pesaro
Resta però un altro tema ancora aperto: quale tipo di finanziamento da rivolgere ai 7 comuni dell’alta Valmarecchia di recente entrati a far parte del Riminese?.