L’INTERVENTO
di Bruno Fabbri*
– Con molta onestà è difficile capire e trovare una spiegazione logica e di buon senso allo strano tracciato della Nuova Strada Statale 16, la cosiddetta “strada storta”, quella che dovrebbe liberare la provincia dal traffico asfissiante che sta uccidendo la qualità della vita, soprattutto quando tutti gli attori politici in campo affermano che la soluzione delle soluzioni è che affiancasse l’autostrada lungo tutto il territorio provinciale. Tutto questo è l’altra faccia della medaglia di uno sviluppo economico straordinario non meno che avvolto in un caos strano quanto forse evitabile.
Anche se Misano ha cercato di governare da sempre questo sviluppo lasciando spazi vitali laddove e fino a quando è stato possibile. Nonostante ciò oggi subisce le conseguenze. E’ da anni che la SS16 e la viabilità nel suo insieme, dove e come sono attualmente, stanno rovinando i sonni dei misanesi, quartieri come Misano Monte, Scacciano, Villaggio Argentina, Cella, Belvedere, Santamonica e in primo luogo quelli che abitano sulla vecchia Statale sarebbero sollevati dal carico inquinante ambientale ed acustico solo con la soluzione parallela alla terza corsia dell’autostrada attualmente in opera, senza massacrare ulteriormente un territorio che va tutelato, il Parco del Conca, ad ogni costo per il bene di tutto il territorio provinciale, continuando nell’opera meritoria di risanamento come la stupenda passeggiata ciclo-pedonale appena realizzata, e senza penalizzare in futuro altri cittadini, asportando il tumore da alcuni, finora certamente penalizzati, ad altri.
E’ questa la domanda che dobbiamo porci e non che pur di fare, si può anche fare male. Nel forum sul turismo del 9 aprile organizzata da questo giornale alcuni hanno semplicisticamente affermato che la Nuova SS16 o la si fa storta o non si fa niente. Questa logica sa di ricatto e comunque non è lungimiranza politica.
La Statale 16 ha una storia lunga un trentennio, ma da sempre nei Prg (Piani regolatori generali) dei territori interessati veniva indicata lungo l’autostrada. Ad un certo punto però Cattolica e San Giovanni, adducendo che i loro territori sono già stressati da troppe strade, alterano il Prg: la depennano dai loro piani. Come dare loro torto? Bah!
Un balletto politico avviene anche a Misano. Il sindaco Sandro Tiraferri (1992-2004) accetta di farla passare nel Conca, oppure di tramutare la provinciale via del Carro in Statale. I cittadini si infuriano. Antonio Magnani, successore di Tiraferri, è titubante e sottoscrive una possibile alternativa. L’attuale sindaco Stefano Giannini ufficialmente tuona contro il tragitto che va a cercare le case e invade il Conca.
Ora, Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini, dovrebbe mediare tra le posizioni dei Comuni. Il buon senso vorrebbe che la Nuova SS16 fosse affiancata all’autostrada fino a San Giovanni. Come si sa sono partiti i lavori per la terza corsia autostradale, metterci accanto anche la Strada Nazionale sarebbe la soluzione meno impattante possibile ed anche la più economica. Ma se la politica ha apparentemente ragioni incomprensibili, dovrebbero giocare la loro partita super-partes i cittadini. Sia a Misano, sia a San Giovanni.
Lo scorso aprile si sono tenute un’infuocate riunioni tra cittadini e amministratori ed anche un acceso Consiglio comunale il 27 dello stesso mese. La politica ha ricevuto le risposte che chiedeva.
*Ex assessore all’Urbanistica di Misano
IL FATTO
Politica: deve andare dritta
– Sulla Nuova Strada Statale 16 come logica politica vuole i partiti divisi. Affinché sia parallela alll’autostrada si schierano: la maggioranza (Pd, Socialisti, Rifondazione comunista e Comunisti italiani), il Pdl, Sinistra critica, Italia dei Valori, il gruppo consiliare di Rosario Zangari (già Pdl). Gli amministratori dicono anche che dovrebbe andare dritta ma in caso contrario scegliere la migliore delle soluzioni.