LA CULTURA
– Di certo Mirko Vucetich è stato un valente architetto-artista. Ha lasciato la sua firma anche a Riccione. Sua è la progettazione del villino Antolini. Il rilievo e l’interpretazione delle simbologie in esso contenute rivelano la presenza di molti elementi di natura esoterica, di simboli connessi con l’alchimia, la magia e la Massoneria. Andrea Speziali lo ha raccontato nel libro “Una stagione di Liberty a Riccione” (Maggioli editore). L’autore non ha che 22 anni ed ha frequentato prima il “Fellini” (allievo del professor Gresta) e l’Accademia poi.
All’origine del lavoro c’è una passione adolescenziale, un colpo di fulmine per una villa piuttosto misteriosa. Poi si sono affiancati il minuzioso lavoro di ricerca su villa Antolini e sul suo architetto Mirko Vucetich. E’ stato a questo punto inevitabile che tanto materiale, così caparbiamente e meticolosamente raccolto nel corso di alcuni anni, facesse avvertire a Speziali, prima, l’urgenza di una riorganizzazione sistematica e poi la necessità di divulgare con una pubblicazione il risultato del suo lavoro che consiste sopratutto nello studio dell’architettura Liberty a Riccione, di cui villa Antolini costituisce il caso più emblematico.
Il volume offre l’opportunità di esaminare con nuovi apporti una stagione complessa dell’arte tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. I villini caratterizzano Riccione, tracciandone una bella parte della sua storia. Nel 1905 vengono censite duecento ville. Un patrimonio edilizio che trova la forza di propulsione nelle facoltose famiglie del Centro-Nord, attratte dalla nuova moda dei bagni di mare. Un processo che, escluse le parentesi dei tristi eventi bellici, prosegue nei decenni, registrando un ulteriore sviluppo negli anni Venti e Trenta. Periodo in cui Benito Mussolini con la sua famiglia trascorre le vacanze a Riccione. In tanti, imprenditori e gerarchi, per stare vicino al potere scelgono Riccione che si arricchisce così di un considerevole patrimonio urbanistico, in buona parte cancellato nel tempo da quel processo d’innovazione e dal turismo di massa.
In questo contesto s’inserisce la storia di Villa Antolini; si trova tra via della Repubblica e viale Milano. Di origine dalmata, Mario Mirko Vucetich è sttao architetto, scrittore, scenografo e scultore. Ha operato soprattutto tra Friuli, Veneto, Emilia – Romagna e Lazio. Ebbe come amici lo scrittore Carlo Emilio Gadda.
La pubblicazione ha ottenuto il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini, dei Comuni di Riccione, Venezia, Padova, Gorizia, Marostica, Pescantina, dei Fratelli della Costa (Tavola di Riccione) e il sostegno della Geat, Beni culturali Onlus e della galleria d’arte Rosini.
Il volume verrà presentato a Riccione, presso il bar Manaura in via Dante 107, il 19 giugno e al Lido di Venezia l’8 luglio presso l’Hotel Des Bains.