LA POLITICA
– Il sindaco Claudio Battazza, la sua giunta, la maggioranza, e l’intero Consiglio comunale, dovranno trovare delle soluzioni ai problemi più urgenti lasciati in eredità dalla precedente amministrazione nel settore del mattone.
Visto l’impatto enorme di questi progetti sull’ambiente ed il futuro di Morciano, è proprio il caso che la nuova amministrazione, prima di prendere ogni decisione, faccia un censimento dell’edilizia presente sul territorio, per avere l’esatta dimensione dello spreco esistente. Tutti i progetti di riqualificazione urbana, riguardanti le aree che nel centro cittadino, dopo più di mezzo secolo si sono liberate come, ex Pastificio Ghigi, ex Scuola Media ed ex Cantina Sociale, dovranno essere presi in esame.
L’amministrazione comunale di Morciano, in laboratori di progettazione urbanistica partecipata, assieme ai comitati cittadini, le associazioni, gli abitanti di quartiere ed i singoli cittadini volonterosi, dovrà creare l’opportunità per tutta la comunità morcianese affinché quest’ultima possa dare il suo contributo a migliorare questa città.
L’architetto Giovanni Ginocchini, responsabile dell’Urban Center di Bologna, nella serata conclusiva della rassegna Virtù in Comune, lo scorso 4 dicembre, alla sala del Lavatoio, ha affermato: “Alla luce dell’esperienza del Comune di Bologna, un progetto urbanistico partecipato dai cittadini è più qualificato ed ha meno errori e difetti”.
Il mattone
Per prendere una decisione definitiva sui progetti di questa portata, è opportuno che l’amministrazione ricorra ad una consultazione popolare tramite un referendum per ogni argomento.
Alcune domande che ci dobbiamo porre, amministratori e cittadini, sono le seguenti:
1 – In un Comune dove ci sono centinaia di case, appartamenti e negozi sfitti e non venduti, perché le imprese edili continuano ancora a costruire?
2 – Perché tanti appartamenti nuovi che sono già stati venduti da tempo, rimangano disabitati?
3 – Quando questi nuovi appartamenti già costruiti saranno occupati dai nuovi residenti, i nostri servizi comunali reggeranno il peso di questa sovrappopolazione?
La mafia
Il magistrato del tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini, relatore della conferenza-dibattito molto affollato, che aveva per titolo “Legalità: cosa è la mafia?”, svoltasi sempre nell’ambito della rassegna Virtù in Comune, il 17 novembre, ci ha illustrato diversi casi giudiziari, delle infiltrazioni mafiose ed in particolare di capitali mafiosi in Romagna. Occorre molta attenzione, vigilanza e lungimiranza da parte degli amministratori e cittadini.
Bilancio partecipato
Sono molto apprezzabili le decisioni dell’amministrazione di fare il bilancio partecipato, per la modica quota del due percento del totale, per la realizzazione dei progetti proposti ed approvati dai cittadini. Venerdì 11 dicembre alle 21, sono stati i residenti, a decidere in un assemblea generale, gli investimenti comunali per un totale di 100.000 euro nel 2010.
Si stanno anche prendendo decisioni importanti riguardanti l’ex Scuola Media, in modo che rimanga di proprietà pubblica. Inoltre, occorre sostenere vivamente, la decisione dell’amministrazione di non costruire dei condomini nell’area verde di Piazza Verdi (quartiere Montaldosso).
Resta di vitale importanza, che da parte dell’amministrazione, tutti questi progetti vengono, uno per volta, discussi e studiati in un’assemblea pubblica con i cittadini.
Immondizia,
il 20% del bilancio
Uno dei modi di liberare le risorse e la disponibilità del bilancio comunale è l’aumento del percentuale della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Lo smaltimento di una tonnellata di carta, plastica e vetro ci costa 18,63 euro, mentre per quella indifferenziata ci vogliono 124,12 euro.
Nel 2009 a Morciano, un Comune con 6.858 residenti, 1.110.000 Euro (161,85 Euro per abitante), più del 20% del bilancio comunale è servito allo smaltimento dei 4.024 tonnellate dei rifiuti solidi urbani che abbiamo prodotto, 586 chilogrammi a testa, di cui 2.616 tonnellate pari al 65% erano indifferenziate. Questo è accaduto perché la nostra raccolta differenziata è stata soltanto del 35%.
Oltretutto, questo sforzo ci renderà meno schiavi degli Oneri d’Urbanizzazione (l’ex Bucalossi), a vantaggio della difesa del verde e l’aumento non sostenibile della popolazione.