ECONOMIA
– Più che l’utile (5,38 netto per azione), la raccolta (buona grazie allo Scudo fiscale), gli impieghi (leggera crescita), le sofferenze (raddoppiate ma inferiore alla media nazionale), l’assemblea dei soci della Banca Popolare Valconca sarà dominata dal rinnovo di tre componenti su sette del consiglio d’amministrazione. L’appuntamento è il 25 aprile, inizio alle 15.30, presso il padiglione fieristico. Sono alla fine del mandato e ricandidati: Edmondo (Duccio) Forlani, Massimo Lazzarini (il presidente) e Gabriele Paci. Al momento ci sono altre due candidature: il cattolichino Filippo Ricci e la morcianese Marisa Bongiorno. Le voci interne della banca e quelle morcianesi prevedono una competizione che si giocherà sugli ultimi voti.
Gli indicatori dell’istituto di credito archiviano un buon 2009 e risentono della crisi che morde sempre più la vita delle famiglie e il futuro degli imprenditori. La raccolta diretta è aumentata dell’11,8 per cento, raggiungendo i 773 milioni di euro. Il suo andamento risente dell’effetto Scudo fiscale. Afferma Luigi Sartoni, il direttore generale: “Senza saremmo cresciuti della metà; la sua efficacia è andata oltre ogni aspettativa, forse per il fatto di essere confinanti di San Marino”. L’indiretta è salita del 3,7 per cento, totalizzando 363 milioni di euro. Incremento del 5,5 per cento anche per gli impieghi (ovvero il denaro prestato) che hanno raggiunto un montante di 886 milioni di euro. Va ricordato che fino al 2008, la Banca Popolare Valconca cresceva a colpi di doppie cifre, cioè più del 10 per cento l’anno. I possessori delle azioni riceveranno un utile netto del 5,38 per cento; 0,32 per azione, più l’aumento di valore della stessa, passato da 11,90 a 12,26 euro. Lo zoppicare dell’economia reale degli ultimi due anni, si può leggere anche dalle sofferenze, cioè il danaro che i debitori non riescono più a restituire all’istituto di credito. E’ raddoppiato, dall’1,04 al 2,04 per cento (la media nazionale è del 3,5 per cento).
Sartoni legge con queste parole gli indicatori di cui sopra: “Siamo molto soddisfatti del 2009 e moderatamente sicuri del 2010; questo perché la banca è solida e ci dà tranquillità. Tutti i settori economici della provincia di Rimini stanno soffrendo, eccetto uno: il turismo. E’ andata bene la stagione 2009, e grazie all’eccellente rapporto qualità/prezzo dei nostri alberghi non dovrebbe deludere neppure la prossima. Il fattore positivo è che gli albergatori stanno continuando ad investire. Soffre invece la ristorazione (troppa offerta) e il commercio. Alzando gli orizzonti, credo che quando si uscirà dalla crisi, l’Italia deve scendere di un gradino i propri consumi e non è proprio una male”.
Il 12 aprile La Banca Popolare Valconca apre un filiale a Lucrezia (Pesaro), forse l’avamposto più lontano dal quale partire per nuove avventure economiche.
Bologna
Il fiore all’occhiello della Banca Popolare Valconca è il Centro elaborazione dati di Bologna che offre servizi a oltre 30 banche. La bozza di bilancio 2009 afferma che ha macinato ricavi per 120 milioni di euro; che l’utile lordo è di 20 milioni di euro (13,4 il netto). Fondato nel ’91, impiega 450 persone. L’istituto morcianese, socio-fondatore, detiene l’11,25 delle azioni. Insomma, è socia di riferimento di un’azienda molto più grande madre. “E’ il nostro Congo”, affermano in banca.
Massimo Lazzarini – Avvocato, 56 anni, sposato, 2 figli, in consiglio d’amministrazione dall’88, ne è alla guida 2000. Scrive benissimo (si vedano le prefazioni alle strenne natalizie), ama leggere. Autori prediletti: Buzzati, Borges e Chesterton. Il suo pensiero sulla banca: “E’ una piccola realtà, ma importantissima per la crescita economica e culturale della comunità. Nonostante le dimensioni, se dipendenti e soci ne hanno la convinzione, può reggere anche gli istituti più grandi”.
Edmondo (Duccio) Forlani – E’ nel consiglio d’amministrazione dal 2001. Settantasei anni, sposato, tre figli, è un geologo (iscritto all’Ordine regionale col numero 30) di valore internazionale che ha in Morciano la sede del proprio lavoro. Nel suo curriculum lavori prestigiosi realizzati in ogni angolo del mondo: rilievi, dighe, gallerie, strade, porti, opere marittime e fluviali, acque minerali e termali. Una delle sue grandi passioni è il tennis
Gabriele Paci – E’ un morcianese di 49 anni e siede nel consiglio di amministrazione dal 2000. Il suo curriculum: laurea all’Università di Siena in Scienze economiche e bancarie, esperienze in numerose aziende, lavora in una società che opera nel software. Per certi versi è un figlio d’arte, un predestinato. Il babbo, veterinario, per anni è stato nel consiglio d’amministrazione e presidente della Banca Popolare Valconca.
Marisa Buongiorno – Professione avvocato, con studio legale in Morciano, ha due figli, Michela e Filippo. Nel tempo libero ama passeggiare in mezzo alla natura. Di sé afferma: “Il vero valore della vita è il rispetto”. Della sua candidatura: “Mi candido perché far parte del consiglio di amministrazione di una banca è un’esperienza professionale oltremodo positiva; da anni ho ottimi rapporti con l’istituto. Mi impegnerò nel suo esclusivo interesse”.
Filippo Ricci – Cattolichino, appartiene ad una delle famiglie più importanti della sua città. Il babbo ha costruito le “Navi” a Cattolica e partecipato alla costruzione di Cinecittà e dell’Eur a Roma e molto altro ancora. Ha 46 anni, laurea alla “Sapienza”, con la tesi sul diritto bancario, fa il commercialista a Cattolica ed insegna all’università di Urbino Diritto tributario. Dice: “Ho accettato di concorrere stimolato da un gruppo di amici”. Gioca a tennis e ha vinto tornei.