– Architetto, come la Banca di Credito Cooperativo di Gradara archivia il difficile anno economico appena trascorso?
”Prima di parlare di noi, vorrei ricordare che l’uscita dalla crisi, la più faticosa e grave del dopoguerra, seppur iniziata, non appare assolutamente compiuta. La crisi ha portato ad una profonda riflessione su un sistema economico che sembra ormai sganciato da ogni riferimento etico e morale, in un contesto che ne ha amplificato l’effetto.
Proprio in considerazione dei principi etici, irrinunciabili, il Papa ha fatto di recente, esplicito riferimento alle esperienze che hanno a fondamento, la solidarietà e la cooperazione, e tra queste, la cooperazione del credito. Un riconoscimento importante che dà ragione alla nostra tenacia nel perseguire un modello di banca orientata alle persone.
In questo clima, la nostra banca ha dimostrato ancora una volta, di saper svolgere un importante ruolo di promozione e di sostegno dell’economia reale, aumentando il proprio impegno verso le piccole e medie imprese e verso le famiglie”.
Quali sono i vostri indicatori economici?
“Gli impieghi nel 2009 hanno raggiunto 455 milioni di euro, con un aumento dell’3%. Ciò significa che in un’annata particolarmente difficile, la Bcc ha incrementato il finanziamento delle imprese e delle famiglie di oltre 14 milioni di euro.
La raccolta complessiva è aumentata dell’10%, attestandosi su euro 564 milioni.
L’utile risulta pari a 4 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente, di 4,2 milioni.
Mentre il nostro patrimonio si attesta quest’anno sui 52 milioni di euro e risulta in crescita del 7% rispetto all’anno precedente”.
Questi i numeri, ma da un punto di vista organizzativo come vi siete mossi?
“Abbiamo proseguito il nostro processo di crescita e di sviluppo, procurando vantaggi al territorio ed a questa comunità.
Durante l’anno abbiamo dedicato grande impegno al consolidamento delle nuove filiali, per offrire un servizio sempre più capillare nelle nostre aree di operatività.
Con l’apertura delle filiali di Colbordolo, dicembre 2008, che ha ampliato il territorio di competenza verso Urbino e quella di Gradara, località Fanano, che ha consolidato la nostra competenza su Gradara; migliorando il servizio in una nuova zona di espansione urbanistica, il nostro Istituto può ora contare su 18 agenzie”.
Nella crisi le banche hanno stretto il credito, la vostra?
“La cosa più importante di questo esercizio è rappresentata dal fatto che la nostra banca ha continuato ad erogare credito quando altri lo restringevano.
Ha promosso, e continua a promuovere, una serie di interventi importanti a favore dell’economia del territorio, per venire incontro ai soci ed ai clienti, in un momento di difficoltà.
Interventi che vanno dalla sospensione del pagamento delle rate mutuo, alle agevolazioni per l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, per le famiglie; dal sostegno alle imprese per le tredicesime, all’anticipo della Cassa integrazione, agli accordi di microcredito, al vantaggio dei soci”.
Crisi, economia, qual è stato invece il vostro impegno nel sociale?
“La nostra base, è cresciuta molto significativamente, passando da 1.921 soci al 31 dicembre 2008 ai 2110 del 2009. Quindici anni fa, i soci erano 737.
Nell’attività sociale ci siamo particolarmente distinti da altri gruppi bancari, diventando un punto di riferimento importante per la comunità.
Alcune iniziative promosse: la borsa di studio “Guido Paolucci”, il concorso “Giovani Talenti”, il progetto scolastico “Crescere nella Cooperazione”, la concessione di vantaggi per gli studenti, la prevenzione della salute, la collaborazione con le Istituzioni Sanitarie, la Festa del Socio, la promozione del tempo libero, le iniziative culturali e la riscoperta di antiche memorie, hanno accresciuto e consolidato il nostro legame con il territorio.
Nel 2009 abbiamo speso oltre 640.000 euro per la promozione dell’immagine, per le iniziative sportive e di aggregazione, per le iniziative culturali, scolastiche, turistiche e del tempo libero e per la promozione sanitaria.
Vanno inoltre aggiunti altri 200.000 euro erogati in beneficenza e mutualità alle parrocchie, alle associazioni no profit, alle famiglie bisognose, per un totale di oltre 840.000 euro: un investimento a sostegno della crescita e del miglioramento sociale, culturale e morale della nostra comunità”.
Come affronterete il nuovo anno?
“E’ partito con la riorganizzazione della direzione, dovuto al pensionamento per raggiunti limiti di età del direttore generale Luigi D’Annibale. Al suo posto è stato nominato Giovanni Lisotti, già vice-direttore generale. Ha alle spalle 30 anni di esperienza maturata all’interno della BCC di Gradara. Una risorsa preziosa che permetterà al nostro Istituto di mantenere una continuità operativa, con indubbi vantaggi gestionali sia per i soci, che per i clienti ed in generale per tutti i portatori di interesse.
Lisotti verrà coadiuvato dal vice-direttore generale Giorgio Del Bianco (responsabile dell’Area Credito) e da Domenico Mancini, ex direttore della filiale di Cattolica Centro, ora responsabile dello sviluppo commerciale. Un team eccellente ed affiatato, ideale per raggiungere gli importanti obiettivi prefissati per il 2010”.