Non sono il solo a lamentarsi dello stato di abbandono in cui si trova il nostro cimitero. Persone normalmente di una certa età, e non, che si recano a far visita ai defunti, è tanto risentita per come si trovano i propri cari.
Dover stare sempre attenti di non cadere, perché ci sono scalini rotti per salire ai loculi dei piani superiori, vedere le cripte tracimare acqua quando piove.
Candlot ad giac quand l’è fred giù dal soffitto, bare che marciscono per colpa della pioggia, se hai bisogno del bagno manca sempre la carta igienica per non dire altro, insomma: incuria totale.
Lo so che non dipende solo da questa Giunta, i disagi non sono iniziati ieri, ma voglio far presente che l’assessore della giunta precedente ai Lavori pubblici, Antonio Ruggeri, ora fa il presidente nel nuovo Consiglio e sostiene questa giunta.
Ma non era il solo, il signor Antonio Gabellini era assessore, il signor sindaco Marco Tamanti, era consigliere di maggioranza, e tanti altri.
Il mio rammarico dipende dal fatto che i problemi erano stati già segnalati, tante persone avevano proposto di fare la manutenzione a proprie spese.
Oltre a questo, anche le nuove strutture già presentano gli stessi inconvenienti, e questo è già stato fatto presente a chi di dovere. Ma le risposte sono le solite tre V: vedremo, valuteremo, visioneremo.
Mé a péns che inveci da spend i sold per isolè Catolga sa la pista di pattinaggio nella via di maggior traffico, l’era mei pinsè mai nost mort, e che se javés fat un po’ ad catrem l’era mei e inveci ui toca anche stè a bagnomaria.
Meditate gente, meditate. E la n’è ancòra fnida.
Alberto Prioli