IL PUNTO DI VISTA
di Hossein Fayaz*
– Quando finisce Morciano? Dopo il consumo totale dei terreni della pianura, è questa la domanda apparentemente paradossale che cominciamo a porci, nell’assistere all’avanzata inarrestabile del cemento, persino sul crinale di via Panoramica. L’amministrazione di centro-sinistra guidata da Claudio Battazza, non riesce a pianificare, trovare soluzioni ragionevoli per riempire i buchi e pagare i debiti lasciati da quella di centro-destra di Giorgio Ciotti e governare le spese vertiginose del Comune, ha puntato tutta la sua attenzione su quella più facile e dannosa, accelerando il consumo di quel bene prezioso, limitato e irriproducibile che è il territorio. Le nostre proposte come: istituzione dei Buoni Comunali del Tesoro (BTC), ricerca di mutui pluri decennali; insistenza con la Regione e la Provincia per accedere ai fondi comunitari destinati ai Comuni dell’entroterra riminese, non sono stati neanche presi in esame.
Alla fine del primo anno della sua attività, tenendo conto dei progetti già approvati come il nuovo centro commerciale nell’area dell’ex Cantina Sociale, il nuovo accordo del Pru (Piano di riqualificazione urbaana) Ghigi ed il suo relativo Ipermercato e centro abitativo, il progetto di una maxi lottizzazione in via Panoramica, angolo via Cà Fabbro nel versante Ventena e tanti progetti e lottizzazione in gestazione, la rende molto più aggressiva e determinata a portare avanti il piano di cementificazione selvaggia del nostro comune iniziata dall’amministrazione Ciotti.
Al momento, sono stati rimandati due progetti di edificazione decisi dalla passata amministrazione, uno, di plateale illegittimità, la costruzione di un condominio nell’area verde del quartiere sovra-affollato di Montaldosso. Due, la costruzione dei condomini nell’area dell’ex Scuola Media, che dovrebbe restare di proprietà del Comune ed Unione Valconca, conservando gli attuali volumi ed aggiungendo nuove costruzioni di utilità pubblica.
Va aggiunto che su quest’accordo e progetto dei condomini nell’ex Scuola Media, sono in corso le indagini giudiziarie in seguito alla denuncia d’alcuni cittadini. Se il mercato immobiliare dia un minimo cenno di ripresa, andando avanti di questo ritmo, nel 2014, alla fine del mandato della giunta Battazza, non vorremo che Morciano diventasse una estensione di Falda. Con pochi metri quadrati di terreno agricolo e di verde.
L’amministrazione Battazza, insistendo nell’uso e consumo accelerato del territorio, si nasconde dietro una scusa infondata, argomentando che si tratta delle decisioni già assunte dalla precedente amministrazione, che non possono essere modificate. Mentre il Comune di Morciano è da anni in ritardo a fare il Piano strategico comunale (Psc) e sopratutto l’aggiornamento del Prg (Piano regolatore generale) alle nuove normative Regionali ed il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp del 2007). In questa direzione, per i morcianesi è stato un anno perso. In quanto, questo triste sviluppo deriva dall’attuale Piano regolatore generale, entrato in vigore nel lontano 2000 e ripetutamente modificato, trasformando i terreni agricoli in aree edificabili.
L’attuale amministrazione non perde l’occasione di “screditare” i cittadini attivi e civilmente responsabili che con il loro prezioso, gratuito e costante impegno sociale e politico, nell’ambito dei Comitati cittadini, cercano di tenere informati la popolazione e contrastare i progetti dannosi per il Paese, dicendo che sono colpevoli di non aver protestato durante la passata amministrazione.
Le affermazioni rivelano la mancanza di risposte logiche e fondate alle domande che i cittadini pongono all’amministrazione sul Pru Ghigi, bilancio comunale, situazione finanziaria del Comune, urbanistica, partecipazione e vita democratica.
Assolutamente, non è vero che siamo stati consenzienti e zitti con l’amministrazione Ciotti. Lo scrivente è stato uno dei pochi presenti ai comizi elettorali delle passate elezioni provinciali e comunali, organizzati dalle liste di Centro Sinistra, in Piazza del Popolo a Morciano. Da cittadino responsabile, ha partecipato alle elezioni ed ha dato il suo consenso alle loro liste. Se il sindaco Ciotti e la sua giunta hanno potuto fare da padrone assoluto per dieci anni, lasciando al termine del loro mandato un Comune sotto il cemento e con molti debiti, forse gli è stato facile per l’assenza di un’opposizione decisa e combattiva. I cittadini hanno espresso il loro no ai metodi di governo della passata amministrazione in tutti modi, formando i Comitati, scrivendo le lettere e le petizioni e persino rivolgendosi alla magistratura contro il Comune.
Fino ora, sulle grandi scelte urbanistiche, il sindaco Battazza non solo non ha ceduto di un centimetro dalle sue spesso personali decisioni, ma arriva a negare a liberi cittadini, il diritto di avere opinioni e progetti diversi, riguardo alla città e i suoi problemi. Persino, ridicolizza la raccolta delle firme di centinaia di cittadini e dei commercianti di Morciano – un evento, con questi numeri (circa 500 ), senza precedenti -, che hanno proposto un ridimensionamento volumetrico del Progetto ex Ghigi.
È convinto che è sufficiente organizzare qualche incontro ed assemblea con i cittadini, dove lui parla di tanti argomenti diversi per la maggior parte del tempo, comunica le sue decisioni già assunte, senza tener conto minimamente delle proposte della maggioranza degli interventi e senza consultare il parere dei presenti. E questa la chiama partecipazione!
E a chi gli fa ricordare che in questo modo di agire non c’è niente democratico, né del rispetto delle vigenti leggi in materia di urbanizzazione e partecipazione, risponde sulla stampa e fa scrivere sull’organo del Comune, “Morciano Forum”, dai collaboratori di sua fiducia, che ora in cinque fanno il lavoro che faceva una collaboratrice esterna ai tempi dell’amministrazione Ciotti e con un costo per la comunità enormemente più basso, che gli oppositori abbaiano alla luna, fanno patetiche sceneggiate e dicono e scrivono cose inesatte.
Signor Battazza, da lei chiediamo cose esatte. Risponda alle domande che le abbiamo rivolto nelle nostre lettere e petizioni, nei nostri articoli sulla stampa, nei nostri interventi nelle assemblee pubbliche da lei organizzate e nel Consiglio comunale aperto. In ogni caso, è il suo modo di amministrazione e quelli che l’hanno preceduto, che ci costringe ad essere non tranquilli, critici, vigili ed attenti, su tutto quello che avviene nel nostro Comune. Noi continueremo a fare il nostro compito di cittadini attivi con lei e con chiunque altro al suo posto.
*Esponente di un Comitato cittadino