ARCHITETTURA
– Poche linee che abbracciano il sole e nuove tecniche costruttive. Era la filosofia progettuale del grande architetto tedesco Ludwig Mies van der Roe (1886-1969). Le ha fatte proprie Thomas Gambini, architetto di 32 anni. Insieme all’ingegner Mauro Monaldi, ha avuto la fortuna di metterle in pratica a Misano Monte, in una casa “rivoluzionaria”, a basso consumo energetico e in armonia con la natura. Racconta il progettista: “Ho cercato di sintetizzare l’intelligenza della cascina romagnola, frutto di secoli di miglioramenti, con la modernità. Ho esposto la zona giorno e la camera matrimoniale a sud affinché possa accogliere ogni raggio di sole e più luce possibile. Poi ho utilizzato linee pulite ed asciutte, senza dimenticare l’eleganza. Il fronte principale dell’abitazione è ampio 20 metri, dà sulla campagna ed è inmpreziosita da una loggia coperta sulla quale è possibile godere della natura e del sole”. La parte esposta a nord invece ha piccole aperture per proteggersi meglio dal freddo.
Non meno accattivante l’ingresso principale che porta nel soggiorno. I due corpi, a destra la zona giorno, a sinistra la notte, sono unite da un’ampia e gradevole terrazza. L’interno è suddiviso con semplicità assoluta, massimizzando gli spazi. Dal grande soggiorno il corridoio porta nelle camere da letto.
Pulite le linee, assolati e protetti gli interni, la casa esce dai canoni costruttivi classici: mattoni e cemento. Ha criteri ecologici ed è prefabbricata. Numerosi i vantaggi: a basso consumo energetico e poco tempo nel montaggio. I lavori dei 110 metri quadrati sono iniziati lo scorso 26 luglio, al più tardi a metà settembre, la proprietaria Sandra Tella avrà le chiavi. Per una simile abitazione ci vuole una predisposizione culturale. Racconta la signora Sandra, la committente: “Ho scoperto la casa ecologica, se si può dire così, quando ho dovuto co-imbentare la vecchia per una migliore efficienza energetica. Poi è nata la possibilità della nuova e si è fatta strada la possibilità di una costruzione a basso consumo. Il risultato è questo”.
Montaggio rapidissimo. Si è partiti lo scorso maggio con la platea. Finita sono arrivati gli altoatesini con la loro casa di legno, ma sembra di mattoni. L’esterno è co-imbentato con il sughero, sopra il quale c’è il carton gesso ed un intonaco idro-repellente a finirlo. La parte interna è di carton gesso. Le pareti sono già provviste di infissi e impianti. Basta solo assemblare. Sul tetto i pannelli fotovoltaici per la produzione dell’energia elettrica.
Poche linee progettuali quelle del giovane architetto. Un po’ come il teorema di Pitagora (28 parole) e i Dieci comandamenti (180 parole, per la tavola di tutte le leggi occidentali). Sposato un figlio di 10 mesi, Federico, laurea al Politecnico di Milano, ha già alle spalle un bel percorso professionale. Durante l’Università per un anno e mezzo studiò a Berlino e frequentò il “Gmp”, uno degli studi più blasonati d’Europa; sono tedeschi la Fiera e il Palacongressi di Rimini. Durante gli studi tira su qualche soldino come commesso alla Sozzani di Milano, uno dei negozi più alla moda del mondo. Racconta che si è molto divertito. Prima di mettersi in proprio, ha collaborato con tre studi: il Polistudio di Riccione, Gandolfi di Rimini e Cenni di Cattolica. Con i primi due si è occupato della riqualificazione del quartiere di Fontivegge, del PalaRiccione e residence la “Prua” a Rimini. Mentre con Cenni ha lavorato nell’edilizia privata e locali pubblici.
Da quando è in proprio ha progettato due abitazioni a Misano, una a Pianventena insieme alla collega Laura Gasperini. E’ il tecnico delle gelaterie Proni di Lugo. E si è cimentato con gli stand di una delle maggiori aziende della Valconca.