IL FATTO
di Hossein Fayaz
– Il Comune di Morciano con molta probabilità è il primo dei 27 Comuni della Provincia di Rimini ad avviare un percorso partecipativo rivolto a tutti i soggetti portatori di interesse e cittadini coinvolti nel cambio di destinazione dell’ex Pastificio Ghigi ad Ipermercato di 7.800 mq nel pianterreno, una torre di 7.400 mq di uffici ed abitazioni più 1.400 mq per un’altezza di 12 metri ad uso pubblico con la destinazione da definire in un secondo momento, senza alcuna zona verde reale nel pianterreno, privo di distanze di sicurezza dai confinanti e con le vie Colombari e Crispi chiuse al traffico.
L’urbanistica partecipata come già stata fatta da anni nel Comune di Bologna, auspicata dai comitati cittadini e partecipanti della rassegna culturale Virtù in Comune, nell’autunno 2009 a Morciano, indubbiamente è un avvenimento importante e va dato merito all’amministrazione Battazza per averla avviata, a condizione che non la limiti con troppi paletti, per ridurre la sua efficienza.
L’articolo 4, comma 1 della Legge Regionale 19/1998 stabilisce: “…l’amministrazione comunale elabora il programma di riqualificazione urbana, raccordandosi con i soggetti pubblici e privati che partecipano all’attuazione del programma, nell’osservanza di quanto stabilito dal Documento programmatico per la qualità urbana e tenendo conto delle proposte avanzate dai cittadini che risiedono od operano nell’ambito da riqualificare, e negli ambiti interessati dagli effetti della riqualificazione, secondo modalità partecipative stabilite dal Comune ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a) individua le modalità di svolgimento dei processi partecipativi dei cittadini interessati dalle successive fasi di elaborazione e approvazione del programma di riqualificazione urbana”.
I comitati cittadini “Per la difesa dei diritti del cittadino” e “Morciano in Comune”, sulla partita Ghigi, con istanze protocollate, ripetutamente hanno chiesto la revoca dell’accordo 2003 per le inadempienze da parte dei privati ed uno studio approfondito assieme ai cittadini interessati per stabilire i termini del nuovo accordo.
L’assemblea pubblica del 23 febbraio 2010 con circa 100 cittadini presenti, ad unanimità ha chiesto la convocazione di un Referendum abrogativo – articolo 38 dello Statuto – per la revoca del mandato del sindaco a firmare il nuovo accordo. La richiesta bloccata a tutt’oggi perché: il Consiglio comunale continua a non approvare, il mancante Regolamento dei Referendum comunali a Morciano.
724 cittadini ed operatori economici di Morciano in una petizione popolare senza precedenti, hanno chiesto il 40% di riduzione dei volumi complessivi ed il 30% di mq previsti nel nuovo accordo, una reale zona verde al piano giardino, otto metri di distanza dai confini dei vicini ed apertura delle vie Colombari e Crispi al traffico cittadino.
Non è ammissibile che l’amministrazione comunale pretenda, che il percorso di Urbanistica Partecipata, che avrà inizio in di settembre, con un costo di Euro 24.000 per il Comune, non possa portare ad alcuna modifica dei volumi e metri quadri dell’accordo integrativo del 8 febbraio 2010.
Ancora una volta, invitiamo l’amministrazione Battazza a fare un passo indietro ed affrontare l’argomento della partecipazione con un nuovo ed attuale spirito, in sintonia con la Legge Regionale n. 19/98 aggiornata il 6 luglio 2009 e la L. R. n. 3/2010.
EVENTO
Spaghettata per tutti
– Spaghettata per tutti i morcianesi l’11 settembre in via Roma con inizio alle 17. Organizza il Comune di Morciano per ricordare che tra un anno la nuova proprietà della Ghigi ha promesso che riprenderà la produzione (almeno così si spera). Dietro i fornelli la giunta capitanata dal sindaco Claudio Battazza.