RELIGIOSITA’
“Le parole spiegano altre parole. Così queste di ‘Aprocrifi del terzo millennio’ spiegano la Parola. La Parola di Dio è la più semplice, la più immediata, penetra ed agisce, sana l’intimo e per farlo lavora, nel silenzio… e… raccolta, ogni volta la si comprende un po’ di più…
Altre parole dunque ne devono spiegare la semplicità? Sì… per superare le nostre barriere interiori, mentali, le nostre prevenzioni, le nostre chiusure… Sono la Sua Misericordia e compassione che ci permettono di parlare della Sua Parola per poterci, docili, aprire ad essa”. Con queste pennellate il regista-scrittore Carlo Tedeschi racconta il suo ultimo spettacolo teatrale. Si intitola “Aprocrifi del terzo millennio” e sono i pensieri non canonici di Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini. Raccolti in un libriccino, sono giunti nelle mani di Tedeschi e sono diventati la fresca fonte del suo spettacolo. Che con naturale maestria sa toccare le vibrazioni del cuore con semplicità, profondità, non meno che eleganza. Per Tedeschi l’eleganza e la bellezza sono il cammino maestro per raggiungere meglio Dio.
Di questa rappresentazione scrive Tedeschi: “Egli [Lambiasi, ndr] ha saputo mettere in bocca a personaggi di tale portata parole di vita attuale, i loro pensieri e sentimenti colti nei momenti meno ufficiali della loro esistenza, perché ho potuto far volare verso il cielo i loro stati d’animo quando li ho fatti cantare, nello spettacolo attraverso le mie canzoni per il Signore”.
I personaggi che vogliono esprimere squarci di amore sono: la peccatrice, Maria di Magdala, la vedova, Simon Pietro, Marco l’evangelista, Paolo di Tarso, Timoteo, Maria Vergine e Gesù.
Musiche di Stefano Natale, coreografie di Gianluca Raponi, lo spettacolo è in scena al teatro “Amici” di Montecolombo tutti i sabati di maggio, con inizio alle 21.