Montegridolfo firma un patto di intesa con Offagna
I Comuni di Montegridolfo e di Offagna, in occasione dello scambio di visite ai propri musei, si sono guardati l’un l’altro e hanno percepito la possibilità di una fattiva collaborazione; esiste infatti un presupposto primario: la presenza in entrambe le città di Musei di guerra che hanno come riferimento, oltre alle vicende belliche accadute nei propri territori, anche in generale la Campagna d’Italia durante la Seconda guerra mondiale. Per queste e altre ragioni i due Comuni hanno siglato un Patto di Intesa. È interessante osservare da vicino i due contraenti e le loro motivazioni.
Montegridolfo
E’ un autentico balcone sui luoghi della Linea Gotica. Qui è attivo il “Museo della Linea dei Goti”, inaugurato nel 2002 e oggi in corso di ampliamento, le cui linee di indirizzo riguardano sia la raccolta, la conservazione e l’esposizione di reperti di vario tipo relativi alla Linea Gotica sia, più in generale, il recupero della memoria orale sulle vicende del passaggio del fronte, nonché l’attività didattica rivolta alle scuole; Museo inserito nel Sistema Museale della Provincia di Rimini e soggetto agli standard di qualità richiesti dalla Regione Emilia Romagna. Sotto l’aspetto turistico, Montegridolfo ha un borgo murato malatestiano, inserito nella Guida dei Borghi più belli d’Italia per la sua struttura trecentesca tuttora conservata.
Nella Chiesa di San Rocco sono conservati un pregevole San Sebastiano del santarcangiolese Guido Cagnacci (1622) e una Madonna Nera settecentesca.
Scendendo verso valle, si ammirano un affresco del XV secolo nella Chiesa di San Pietro e una Beata Vergine delle Grazie del fanese Pompeo Morganti (1549) nel Santuario del Trebbio.
Nel corso dell’anno si svolgono manifestazioni a sostegno di eventi religiosi, culturali e enogastronomici come le “Voci al Castello”, la “Via Crucis” animata, il concorso “Olio novello”; ha vasta eco la manifesta-zione annuale in ricordo della liberazione di Montegridolfo avvenuta il 31 agosto 1944.
Offagna
Comune della Provincia di Ancona, ha recentemente istituito il “Museo della Liberazione di Ancona”, le cui linee di indirizzo riguardano sia la raccolta, la conservazione e l’esposizione di reperti relativi alla Campagna d’Italia sia, più in particolare, il recupero e la diffusione del patrimonio culturale, storico e documentario connesso alla Liberazione di Ancona avvenuta il 18 luglio1944 per opera del II Corpo polacco.
Offagna è un caratteristico paese che spicca in particolare per il tipico borgo medievale. Percorrendo a piedi le vie cittadine, è possibile ammirare in Via dell’Arengo la bellissima finestra triloba del XIX sec. dove un tempo si trovava il Monte di Pietà; si giunge poi alla biforcazione della Via che abbraccia, come splendido esempio di architettura del XVIII sec., la Chiesa del SS. Sacramento costruito da Andrea Vici, autore anche del convento delle Suore Oblate dello Spirito Santo, oggi sede del Monastero di S. Zita.
La suggestiva e splendida Rocca quattrocentesca si erge maestosa come una sorta di sentinella con corridoi e passaggi segreti, e per una intera settimana nel mese di luglio si trasforma in un autentico borgo medievale facendo rivivere l’atmosfera delle antiche origini della città; all’interno della Rocca ha sede il Museo delle Armi che consente di ammirare una ricca collezione di armi e armature medievali; è attivo anche un Museo di Scienze Naturali che ospita una raccolta di fauna e flora delle varietà naturalistiche marchigiane.
Si tratta dunque di due Comuni che possiedono basi comuni per aspirare a divenire importanti luoghi di interesse turistico-culturale a livello nazionale e oltre. Ora, avendo già i rispettivi Consigli Comunali approvato il testo del Patto, sarà necessaria una intensa e costante collaborazione.