L’INTERVENTO
di Giorgio Pizzagalli
– C’è molta confusione, sapete com’è, qui dalla periferia sud di Gaza (si legga Casacce) in queste buche le informazioni a volte arrivano falsate. Nel frattempo ho svolto ricerche biologiche e queste asseriscono che il cervello può essere allenato a resistere alle tentazioni e come ad esse reagire, a come difendere il rapporto, a migliorare le proprie capacità d’impegnarsi e a non tradire le tentazioni, anche perché così ci si allena alla fedeltà.
Tanti temi sul tappeto, mi soffermo su alcuni. Innanzi tutto gli “eventi”. Visto il clima nazionale che questo comporta, messi insieme alla protezione civile valuterei bene e comunque starei molto attento, può essere un terreno pericoloso: dove ci sono soldi pubblici il terreno è sempre molto viscido.
Cara Liliana Baldelli che saluto con un affettuoso ciao. Anche chi non opera nel campo turistico, credo abbia profonda stima in quello che stai facendo. Insieme a te aggiungo anche Giorgio Magi. Il Brasile, questa frazione, deve molto al vostro impegno; è un piacere per gli occhi. Vi manca solo po’ di segnaletica stradale orizzontale e pedonale che ho chiesto l’anno scorso, ma dal momento che l’ho chiesta io… dalla striscia “Sud di Gaza” (che poi sarebbero le Casacce), non ve la faranno mai, se non la chiedete voi espressamente. Poi Liliana,se posso, un “consiglio”: con questo clima politico e amministrativo per gli eventi turistici, prenderei e darei quel che potrete, senza esporvi personalmente più di tanto cercando una garanzia esterna. Questa sarebbe importante. Pensate, c’è gente che crede di abitare case proprie da sogno, poi vengono a sapere di essere su scherzi a parte e che la casa non è veramente tutta sua. Sapete com’è un pò se la prendono e credono di cavarsela con il gioco dell’uva “ognun ma chesa sua”, solo che prima devono passare dal giudice. Una proforma, tanto se la cavano sempre, non provano nessuna vergogna, “loro”. In futuro si dovrà parlare di due Misano turistiche, il Brasile un gioiellino da preservare con forza e Misano che fatti salvo i Vanni, i Savoia e pochi altri D’Annunziani, il resto è disordine nella bellezza del lungomare… Sembra che un altro problema assilli l’autorità politica e sia tornato d’attualità, alla ribalta come si suol dire, la SS16, che noi qui a sud nella striscia tanto amiamo.
Insieme al depuratore quando è pieno di merda ornato da alberi decaduti e rinsecchiti, come solo la politica e la cultura sa fare. Con il ciglio della strada piena di buche davanti e senza alcuna barriera dietro. Questo misto di odori e natura morta per chi proviene dalle Casacce sembra che c’è la vogliono portare via quando c’è gente che addirittura venendo da nord per vedere queste bellezze naturali escono non a Riccione, ma a Cattolica: con odori di un passato agricolo ineguagliabile, passando sul ponte Conca, con la pavimentazione rimasta così dal dopoguerra.
Se appena togliamo l’asfalto rimasto, anche noi avremo il nostro ponte di Tiberio. Mai ci dovrà abbandonerà questa strada con la quale noi conviviamo dalla nascita. Ma cosa suscita all’improvviso l’interesse di ex sindaci? L’attuale “autorità”, ex assessori, ecc. , quando in passato l’unica preoccupazione era che non passasse davanti casa loro.
Adesso si accorgono che attraverserà zone, non “artistiche” ma serbatoi di voti che protestano non contro di loro, che non hanno mai presentato un progetto di fattibilità, ma contro l’Anas. Questa è la dimostrazione del bene che questa e passata classe politica e amministrativa ha verso il proprio paese, scaricando le responsabilità su altri (vergogna!!!).
La nostra storia racconta che nel 1935, quando a Cattolica cominciavano le prime ventate di turismo, pretendeva l’annessione del comune di Misano Villa Vittoria, così si chiamava allora. Intervenne Mussolini dichiarando che Misano doveva essere autonoma, ma con propensione di sviluppo agricolo e non turistico senza nulla togliere nel modo più assoluto agli agricoltori, già allora si vede che c’erano segni di… piove, ma guarda come piove… ma guarda come viene giù… piove…