Si è trattato di quattro giornate bellissime e vocianti di migliaia e migliaia di partecipanti saliti sull´ermo colle (la citazione è volutamente leopardiana e maliziosa, in omaggio al Latinus Ludus ed a Sebastiano Sanchini, precettore mondainese di Giacomo Leopardi) per una full-immersion medioevale e rinascimentale: cortei in costume, artigiani, spettacoli, gastronomia ed incendio della rocca malatestiana le hanno rese ancora una volta indimenticabili ed uniche nello scenario provinciale, regionale e nazionale.
Ancora una volta i consensi sono stati di massimo livello, raggiungendo la cifra record di ventimila biglietti paganti!
La manifestazione, fin dalle sue origini (1988, quando a mia volta ero presidente della Pro Loco) ha nella Associazione Pro Loco, nelle quattro Contrade (Borgo, Castello, Contado, Montebello) e nell´Amministrazione Comunale i suoi punti di forza, tuttavia vorrei dire che questa edizione va dedicata al dottor Nazario Gabellini, neo presidente della Pro Loco, che con la sua squadra ha saputo condurre in porto una “nave sanza nocchiere in gran tempesta” (Purgatorio canto VI) dopo le forti tensioni di diverso genere all´interno del vecchio staff organizzativo che si erano protratte fino a primavera inoltrata, alla vigilia cioè del “Palio”.
Solo la sua esperienza di ex sindaco di Mondaino (già comandante dei vigili di Cattolica e di Riccione, e profondo conoscitore delle dinamiche interpersonali e di gruppo) ha fatto sì che, ancora una volta, Sigismondo de´ Malatesta di Rimini e Federico de´ Montefeltro di Urbino si incontrassero a Mondaino per “farse chareze” (cioè firmare la pace, seppur temporanea) che sulle luci sfavillanti della Riviera Romagnola brillassero alti i fuochi di artificio e le insegne del castello di Mondaino.