– Sappiano le persone che per tante estati hanno percorso “il ponte del frantoio” per recarsi al lavoro risparmiando un bel po’ di soldini e di tempo che la pacchia è finita. Quel “guado” non sarà più ripristinato perché farà parte di un percorso ciclo-pedonabile che attraverserà tutta la vallata e non sarà più percorribile dalle automobili.
L’assessore provinciale ai Lavori pubblici, e a un sacco di altre cose, Meris Soldati lo ha detto il primo luglio, ospite del Comune di San Clemente per relazionare “sullo stato di attuazione del Ponte sul Conca” e da San Clemente nessuno ha ribattuto nulla. La sintesi è stata che quel ponticello, che qualche buona anima rende comunque percorribile portando ghiaione e ciotolati ogni anno, costerebbe un sacco di soldi e la spesa non sarebbe giustificata.
Un milioncino di euro, invece, per fare i fighetti con la mountain bike e il cane al guinzaglio invece val bene il definitivo affossamento di quel percorso per chi va a lavorare. Ora non è che i fighetti, i cani e i guinzagli non debbano esistere, anzi, rendono il mondo più gradevole e anche chi va a lavorare improvvisamente la sera, nel “uichend” o la domenica mattina si traveste da “salutista-radicalscic-aironmandenoartri” quindi ben venga il ponte per tutti.
Ma gli altri 5 giorni, e nell’attesa del ponte quello bello, non potrebbero questi politici “che amano la gente e pensano ai poveracci” trovare un compromesso e consentire il passaggio agli uni e agli altri?
Chissà, magari nel cassettone dei compromessi quotidiani è rimasto qualche cosa. E pensa te: il lavoratore/fighetto risparmierebbe qualche euro col quale potrebbe comprare un giornale e informarsi, oppure un guinzaglio nuovo, o addirittura un bel chihuahua da borsetta. Insomma, sarebbe più felice e “darebbe slancio all’economia”. Se fossi assessore di un partito “progressista” , ci penserei.
di Claudio Casadei