– “Senza di me i consiglieri regionali sarebbero passati da 50 a 67; ho fatto risparmiare 7 milioni di euro ai cittadini”. Sessantatré anni, sposato, due figli, Gioenzo Renzi è candidato al consiglio regionale per il Pdl. Due le grandi passioni: l’atletica (ha fatto mezzofondo) e le letture (saggistica).
Di questi 5 anni di opposizione che cosa ricorda con più orgoglio?
“La battaglia per ridurre i consiglieri da 67 a 50, com’era scritto nel vecchio statuto. Ci sono stati 16 mesi di ostruzionismo sia da parte della maggioranza, sia delle minoranza. Alla fine i cittadini risparmieranno 7 milioni di euro”.
E al secondo posto del suo compito?
“Non ho dubbi, la mia battaglia per la sanità. Ho fatto interventi che hanno messo in luce irregolarità, disfunzioni, disservizi. La sanità regionale vale 9 miliardi di euro, su un bilancio di 14 miliardi. Ho fatto rilevare i lunghi tempi di attesa, i ritardi del 118, i disagi del Pronto soccorso di Rimini. Ho portato avanti la battaglia della dottoressa Giuliana Montanari, vittima di quanto i giochi di potere incidano sulla sanità. Mi sono battuto contro il laboratorio unico delle analisi che ci costa 15 milioni di euro. E sono stato contrario anche alla distribuzione dei farmaci negli ospedali, che costringono gli anziani a spostarsi da casa quando ci sarebbero le farmacie a portato di mano. Altro campo di intervento, la carenza di logopediste a Rimini e il loro frequente avvicendamento”.
E’ luogo comune o c’è del vero che la provincia di Rimini è in fondo alle risorse della Regione?
“Penso che corrisponda a verità. Ho fatto la battaglia per gli asili nido; siamo all’ultimo posto della regione. Ho sollecitato il fatto in commissione e ottenuto finanziamenti”.
Il turismo è un’altra delle grandi competenze della Regione, come siamo messi?
“Mi sono battuto affinché ci fossero delle risorse per riqualificare le nostre strutture ricettive. Non è sufficiente solo la promozione; il turismo della costa rappresenta l’80 per cento del totale regionale. Ho chiesto risorse per la difesa delle spiagge da Cattolica a Bellaria; non è pensabile scaricare a nord i problemi. Ho sostenuto la creazione di un sistema turistico locale, pensando alle scogliere, alla viabilità. Soprattutto di migliorare la qualità ambientale della nostra offerta balneare. Diventano fondamentali le risorse per il piano della struttura fognaria di Rimini. C’è una direttiva europea molto rigida sulla bontà delle acque; potremmo rischiare la balneazione. Il nostro futuro complessivo è l’eco-sostenibilità, passando attraverso le risorse per l’innovazione”.
Perché la dovrebbero votare?
“Per continuare questo lavoro”.