Organizza il Comune insieme a tutte le associazioni presenti in paese. Piazza Silvagni diventa una bottega all’aperto. Per tutti castagne e vin brulè. E’ anche l’occasione per visitare uno dei borghi più affascinanti del Riminese
– Dall’11 al 13 dicembre: la millenaria Fiera di Santa Lucia. La tradizione vuole che: si prega, si accendono le candele, si acquista il torrone (un tempo per la fidanzata). Era la Fiera di fine s tagione agricola, contrapposta alla morcianese San Gregorio che rappresentava l’inizio della stagione agricola.
L’edizione 2010 “mondana”: luci, attrazioni luminose e candele volanti all’interno del variopinto mondo di giocolieri, saltimbanchi e mercati di prodotti tipici per tre giornate le vie e le piazze di San Giovanni in Marignano.
Il culto: la tradizionale processione con il ritratto della santa seguita dai fedeli che accendono migliaia di candele.
FantaNatale
La Fiera di Santa Lucia è solo il primo degli appuntamenti delle festività natalizie marignanesi che terminano il 6 gennaio. Il FantaNatale di San Giovanni in Marignano è una giostra di spettacoli, mercatini, shopping e la ‘Fantalotteria’ che quest’anno mette in palio una Panda. L’estrazione p il 6 gennaio.
17 dicembre – Teatro Massari, alle ore 21:30 a cura di Laura Avanzolini 4et. All’intensità timbrica di Laura Avanzolini si aggiungono la maestria e l’esperienza di Michele Francesconi e il talento e la serietà di Giacomo Dominici e Alessandro Pivi.
19 dicembre – “Un Natale di bontà”. Dalle 15 in Piazza Silvagni i bambini possono giocare con i meravigliosi gonfiabili, la baby dance e i palloni giganti. A seguire: merenda per tutti con cinque maxi panettoni da 10 kg ciascuno. Dalle 15 alle 19: il Mercatino dei prodotti tipici, con caldarroste e vin brulè per tutti a cura dal Circolo Arci F. Beretta e “l’albero della cuccagna dolce” allestito dalla Pro Loco.
24 dicembre – Trenino con di Babbo Natale per le vie del paese alla consegna dei doni per i bimbi.
26 dicembre – “Il Vecchio e L’Antico” dalle 8 alle 19.
6 gennaio – La Befana in Piazza Silvagni alle 14:30 pronta coi dolci e carbone per tutti i bimbi muniti della letterina, in attesa del classico ‘merendone’ offerto dall’Associazione commerciale “Il Granaio dei Malatesta”.
Santa Lucia, il culto risale ai primi del 1000
– Culto antichissimo e molto sentito, quello di Santa Lucia. I fedeli durante la celebrazione della festa accendono migliaia di candele in segno di devozione.
La chiesa: un bel barocco riportato agli antichi splendori, anche nei colori. Di proprietà del Comune, fondamenta su un vecchio edificio del 1500, fu completamente ricostruita nel 1786 grazie alle volontà testamentarie di Giulio Antonio Silvagni, un agiato marignanese, al quale poi venne dedicata la piazza principale di San Giovanni, proprio di fronte alla “sua” chiesa.
Lascia scritto Silvagni: “…qual chiesa intendo, e debba farsi di lunghezza di luce trenta piedi comuni, con sua larghezza, per formare una chiesa di valore di scudi 3.000…”
Il progetto è attribuito ad un certo architetto Luigi Moretti, un riminese detto “Smodino”. Ma in quel periodo non c’è nessun architetto a Rimini con quel nome. I dati anagrafici corrispondono invece a quello di un capomastro che realizza opere di pregio a Rimini insieme allo scultore Antonio Trentanove.
Oltre all’impianto architettonico che richiama la prima forma antica, quella della croce greca (bracci della stessa lunghezza), al suo interno si possono ammirare pregevoli dipinti, tra i quali una Madonna con Bambino e Santi del pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni. La chiesa conserva un organo settecentesco con circa 600 canne di stagno e legno, di recente restaurato.
Altra data importante della costruzione è il 1911, quando su progetto del geometra misanese Tonti venne aggiunta la loggetta. Dai primi anni ’90 viene sottoposta ad una serie di lavori.
Culto siciliano portato dai ravennati
– Il culto di Santa Lucia fu trapiantato a San Giovanni in Marignano dai vescovi ravennati nel XII secolo, che avevano proprietà sia a San Giovanni, sia in Sicilia (Siracusa è la città originaria della santa). Il legame viene fatto risalire a quel tempo