Elezioni, una lezione per… – Normalmente non è corretto confrontare dei risultati elettorali tra competizioni diverse, ma la situazione dalle ultime elezioni regionali a quelle di cinque anni fa è cambiata tanto; ci sono state di mezzo le elezioni politiche e il successo di Berlusconi, le elezioni amministrative con la prepotente avanzata della Lega. Pertanto anche se non è corretto è quanto meno utile fare un confronto tra le ultime due elezioni svolte nel giro di un anno, le amministrative del 2009 e queste ultime elezioni regionali per provare a capire cosa potrebbe succedere a Riccione tra…
Il centro-sinistra… – C’era una volta un centro-sinistra che sapeva stare tra la gente, conosceva e interpretava gli umori della città e sapeva amministrare bene il territorio; oggi è rimasta la capacità di amministrare la città, ma si è persa per strada la rappresentanza vera ed effettiva di buona parte dell’elettorato che storicamente ha votato a sinistra. Da quest’ultime elezioni il C.S. porta a casa poco più del 45% più il 2,45% della sinistra di Rifondazione e Comunisti che alle ultime amministrative hanno sostenuto solo in parte (i Comunisti) il sindaco Pironi; perde circa il 4% il PD, recupera il 2% Di Pietro (un destro prestato alla causa anti berlusconiana), Sinistra Ecologia e Libertà e Verdi prendono una manciata di voti senza capitalizzare l’effetto Vendola e senza intercettare quel voto di dissenso finito al movimento di Beppe Grillo, oltre il 6% che fa del movimento il quarto partito di Riccione. C’è da preoccuparsi, le prossime amministrative sono tra 4 anni, sono tanti e tutto può succedere; che l’amministrazione di Pironi cambi passo e si apra di più verso i bisogni “di pancia” dei riccionesi, oppure che si continui a vivacchiare aprendo la strada al sorpasso del centro destra.
Il centra-destra… – Grande recupero del PDL (+8%) a significare che il controllo dei berlusconiani riccionesi si stanno ampliando, sottraendo consenso al C.S., visto che i centristi di Casini hanno mantenuto il risultato. Una dimostrazione di forza in vista di un probabile sorpasso visto che lo scarto è oramai ridotto a 784 voti, il traguardo è dietro l’ultima curva, ma il rettilineo è lungo 4 anni, quindi tutto può succedere. Di mezzo ci sono le elezioni del Comune di Rimini e questa volta il C.D. non potrà nascondersi come in passato con finte candidature, stavolta correranno per vincere e se così sarà (come sembra visto il niente della giunta attuale) si aprirà una breccia, anzi, cadrà una diga. Non ha guadagnato punti la Lega e questo è il terreno dove il C.S. deve “ravanare” per recuperare, essere capaci di interpretare bisogni e anche le paure della gente indirizzandole in senso propositivo e non verso la protesta.