IL FATTO
di Matteo Marini
– Tempi duri anche per loro, abituate a far baldoria attorno a un calderone fumante, oppure curve sulla scopa per tragitti volanti in notti di luna piena. È ora darci un taglio e le streghe non fanno eccezione. Se ne parla sui giornali e in Consiglio (dove centrodestra e Mentelocale hanno più volte ribadito che bisogna tagliare le spese sull’effimero). La crisi morde, i lavoratori restano a casa, di soldi non ce ne sono. Così all’Amministrazione comunale non resta che tentare di dare il buon esempio, soprattutto per quanto riguarda il “superfluo”, anche se a conti fatti “La notte delle streghe”, l’evento più importante dell’anno per il paese, soprattutto dal punto di vista economico, non è esattamente un dettaglio. Dagli uffici del comune ci si ingegna quindi, per trovare soluzioni low cost senza perdere in qualità, dopo la magra figura e le critiche piovute sugli allestimenti dell’ultima edizione. E ci sono anche i commercianti tra i protagonisti del “nuovo corso”, quello del risparmio e del “facciamo da noi”.
Cominciamo dai numeri: nel 2009 gli stanziamenti per spettacoli, scenografie e pubblicità ammontavano a circa 145.000 euro, secondo l’ufficio cultura del Comune. Il taglio per il 2010 si annuncia di circa 20.000 euro: “Nel capitolo di spesa la cifra si aggira attorno ai 125.000 euro – spiegano – ma la speranza è quella di ridurre ancora, magari fino a 50.000 euro rispetto al 2009, risparmiando su spettacoli, pubblicità e service”. Si comincerà dai cache per gli artisti, che non dovrà superare i 50.000 euro complessivi anche se solo una volta aperte le buste con le offerte sarà possibile fare una stima. L’anno scorso la cifra per questo capitolo ammontava a 68.000 euro “non 80.000, come è stato detto in Consiglio dall’opposizione” precisano dagli uffici comunali. Il bando per le proposte è stato pubblicato sul sito del comune ed è scaduto l’8 di aprile. L’intenzione è quella di avvalersi il più possibile di artisti di strada, che costano poco ma il mestiere lo conoscono benissimo. L’amministrazione ha preso contatti con la Federazione italiana degli artisti di strada per pubblicizzare il bando tra le compagnie e tutti gli associati. Oltre ai grandi spettacoli nelle location principali del paese, quindi, tanti piccoli eventi itineranti per le vie del borgo, tra giocolieri, teatro e circo di strada.
Dove non arriva il denaro, poi, si fa affidamento sulla buona volontà. Quella dei commercianti, soprattutto, certo interessati a che la manifestazione richiami più gente possibile. Assieme all’Amministrazione si è così costituito un tavolo con gli esercenti, in particolare del centro storico, che presteranno il loro aiuto per la realizzazione delle scenografie. Gran parte del materiale sarà quello già utilizzato gli scorsi anni (compresi i carri, almeno i quattro che è stato possibile rimettere in sesto dopo gli atti vandalici). “Nelle prossime settimane ci incontreremo con gli organizzatori per capire come poter contribuire – racconta Luca Bonizzi, titolare della Bottega della massaia e presidente del consorzio dei commercianti “il Granaio” – e per studiare insieme una strategia che possa premiare tutti, magari tentando di valorizzare i singoli esercizi con allestimenti esterni”.
Anche la cittadinanza sarà chiamata a partecipare. Sono in programma riunioni aperte per chi ha voglia e tempo da dedicare alle “povere” streghe, quest’anno più povere che mai.