IL CONVEGNO
– Avere l’ambizione di fare di Misano la Zermatt dell’Adriatico? Come nella prestigiosa cittadina svizzera sotto il Monte Cervino, niente automobili per le strade, piante, fiori, bell’arredo urbano. Questa è soltanto la speranza. Forse lo scorso aprile è stata posata la prima pietra per la città-giardino. Le associazioni di categoria, albergatori, bagnini, commercianti, artigiani e amministrazione comunale, concordano: il futuro della città passa per il turismo e più natura. E che lo slogan “Misano: mare e sport”, possa diventare una triade con l’aggiunta di natura.
Su sollecitazione degli albergatori, questo giornale ha organizzato un forum dal titolo “Turismo e territorio: quale futuro”. Presenti il sindaco Stefano Giannini, l’assessore al Turismo Claudio Baschetti, Iliana Baldelli presidente degli albergatori, Antonio Gaia, presidente della Confesercenti, Daniele Muccioli, presidente della Cooperativa Bagnini, Pasqualina Pala, presidente del Consorzio Bagnini, Daniela Nanni, presidentessa di una neonata associazione di bagnini, Renzo Lazzari (Cna). Sono intervenuti anche i capigruppi consiliari: Davide Siliquini (maggioranza di centro-sinistra), Sandro Pizzagalli (Sinistra critica) e Rosario Zangari (capogruppo consiliare del centrodestra, già Pdl). Assente giustificato Paolo Casadei (Pdl).
Bella serata, punti di vista diversi ma da cui trarre spunti per la città del futuro. In sala un’ottantina di persone; una presenza di responsabilità. Ogni relatore aveva a disposizione 5 minuti, tempo indicativo poiché si era tra amici.
Ha aperto la serata Claudio Baschetti, con una rapida fotografia dell’annata 2009.
Davide Siliquini (Pd)
“Siamo, inteso come provincia di Rimini, capitale del turismo, ma abbiamo dei ritardi e soluzioni non più procrastinabili: infrastrutture, ammodernamento delle attività, reti telematiche, piano spiaggia, strade, wellness. Insomma, anche nella crisi non bisogna fermarsi”.
Rosario Zangari (centrodestra)
Alle 23.15, contrariato rivolgendosi allo scriba, ha lasciato la sala stizzito. Ma i suoi 5 minuti, con sapienza politica, li ha dilatati a 9. Da lui ci si aspettava grinta e attacco, invece ha stupito i presenti con una dialettica calma e non banale. “Porto i miei punti di vista. Ambiente e turismo sostenibile, collina e mare, parco del Conca, questi gli elementi che andrebbero rivalutati. Nell’insieme gli albergatori hanno fatto bene, gli operatori anche. Sarebbe bene che i bagni si riunissero in una sola associazione, magari anche accorpando per riqualificare l’esistente. E sono per il no alle piscine in spiaggia, che le dovrebbero avere gli albergatori”.
Sandro Pizzagalli (Sinistra critica)
Intervento centrato sul ruolo dell’uomo. “Va bene l’innovazione, ma non è per tutti. Noto che stiamo perdendo il nostro modo di fare turismo, quello che ci hanno insegnato i nostri genitori: clienti amici, il piacere di ospitare, il cliente ha sempre ragione. Il Comune deve fare le cose importanti, ma gli eventi se li devono pagare gli operatori. Sono anche per un piano in più agli alberghi, ma non a quelli in prima linea”.
Iliana Baldelli (albergatori)
Altri orizzonti quelli portati dal presidente degli albergatori. “Il nostro futuro è stato disegnato negli anni ’90 col Prg (Piano regolatore generale). Dobbiamo preservare il territorio affinché possa avere un appeal turistico. Non creiamo solo appartamenti, perché avremmo un turismo da fine settimana. E su questa partita l’amministrazione comunale deve essere attenta. Gli ampi spazi che potevano essere salvaguardati come servizio per gli alberghi hanno altre destinazioni. Misano ha una buona qualità alberghiera, ma non basta il privato. Dobbiamo mettere insieme tutti, privati e pubblico, per uno sviluppo in grado di creare ricchezza”.
Antonio Gaia (Confesercenti)
“Il commercio è importante per il turismo. Invece, su via Repubblica non abbiamo molte vetrine invitanti. La crisi del commercio va individuata nella nostra tipologia di turismo che è fatto da anziani. Credo che vada fatto uno sforzo per alzare il target degli ospiti. Misano Eventi potrebbe essere una delle risposte; il turismo sportivo anche. Misano poi difetta dei collegamenti; la nostra città dovrebbe avere un servizio trasporti con l’aeroporto e la ferrovia”.
Renzo Lazzari (Cna)
“Alla politica chiediamo di mettere in campo la strategia e che ci indichi quali strumenti per raggiungerla. Negli incontri che abbiamo avuto con gli amministratori c’erano intenti condivisibili, come riqualificare gli spazi a mare per il verde attrezzato, per i parcheggi, per i servizi ad uso turistico. Mi aspetto però che gli intenti vengano portati avanti e concretizzati. Soprattutto, è fondamentale tenere conto di come la città vede il proprio futuro. Per una visione dell’interesse collettivo gli operatori devono essere pronti a fare sistema”.
Pasqualina Pala (Consorzio bagnini)
“La spiaggia è fondamentale per la vacanza al mare; non è più possibile andare avanti tamponando. Si ha la necessità di uno studio approfondito per risolvere l’erosione, anche con soluzioni innovative. Forse Misano è rimasto indietro ma è anche rimasto più bello degli altri. Le cittadine vicine non hanno i nostri spazi liberi sul mare. Per me la spiaggia deve essere spiaggia; le piscine e le palestre andrebbero realizzate dall’altra parte della strada del lungomare”.
Daniele Muccioli (presidente Cooparativa bagnini)
“Per progettare il nostro futuro è essenziale uno scambio di idee. Ci devono essere altre serate come queste. I primi a credere nel nostro mare, nella nostra spiaggia dobbiamo essere noi operatori, raccontandolo ai turisti. Non possiamo continuare a dire agli ospiti che è tutto bello eccetto il mare; a me viene un nervoso irracontabile. Non è vero che è in cattive condizioni, è estremamente vivo, con tutti noi che facciamo il bagno in mezzo ai pesci senza accorgercene”.
Stefano Giannini (sindaco)
“Per fare le cose che dite voi, il Comune deve acquisire la stragrande maggioranza delle aree Ceschina al mare; in tutto 600.000 metri quadrati. E c’è un disegno urbanistico per farlo. Ad esempio, dal comparto C22, quello tra Misano e il Brasile abbiamo ottenuto 65.000 metri quadrati su un totale di 85.000, l’80%. La proprietà in cambio farà 10.000 metri quadrati di abitazioni. Il nostro intento è di acquisire l’80 per cento delle aree Ceschina, che saranno utilizzate per la riqualificazione urbanistica al servizio del cittadino e degli operatori turistici. Abbiamo un Piano spiaggia attento che concede consortilmente di fare cose che ad altri è vietato. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma poi tocca al privato che si deve muovere con forza e coraggio”.
Dopo il primo giro, sono partiti gli interventi del pubblico. Egidio Serafini, albergatore, ha messo il dito sulle case a ridosso dell’autodromo, sul molto porto e poco verde di Portoverde, sull’urgenza parcheggi quando dal 2011 il privato inizierà a costruire sugli spazi fino ad oggi riservati alle auto.
Sandro Tiraferri, sindaco dal 1992 al 2004, oltre alla bontà delle cose fatte, ha rimarcato tre priorità: la viabilità, finire la passeggiata sul lungomare e ritrovare lo spirito del dopo mucillagine.
Il bagnino Jorge (Giorgio) Deluca ha ribadito che gli amministratori non devono giocare con le associazioni e che alle parole, devono seguire i fatti.
Mirna Bertuccini, architetto, ha lanciato idee applaudite. Gli imprenditori che fanno gli investimenti vanno tutelati, ma il Comune ha un ruolo di mediazione e la deve esercitare; ha proposto aree cuscinetto verdi tra il vecchio ed il nuovo edificato. Inoltre, va istituita una commissione con tutti gli attori della comunità sulla linea di Agenda 21.
Bruno Fabbri, albergatore, e Nadia Moroncelli, consigliere provinciale, hanno condiviso le idee lanciate dalla Bertuccini.
Una serata vera finita attorno a mezzanotte. E se è vero che il futuro oltre pensarlo, si fa, nella pentola ci sono prospettive per fare di Misano la Zermatt dell’Adriatico, grazie ai 65 ettari delle aree Ceschina, 45 dei quali un giorno saranno comunali.