– Sconvolgimenti urbanistici epocali a Morciano. Partecipazione è un diritto. La sera del 26 novembre, nella sala del Lavatoio si è svolto il quarto ed il penultimo appuntamento del percorso di “Progettazione Urbanistica Partecipata”. Titolo: “Proposte per Morciano”.
All’incontro hanno preso parte una quarantina di cittadini, tra questi il sindaco Claudio Battazza, 4 amministratori, il rappresentante della Regione architetto Michele Zanelli, l’architetto Oreste Diversi, i due progettisti incaricati dalla società Rinnovamento Ghigi, tre architetti del gruppo tecnico incaricato, gli architetti Ginocchini, Cristina Tartari ed Alvaro Casanovas Leal, i consiglieri delle opposizioni Mario Garattoni e Filippo Gennari, gli aderenti ai comitati cittadini “Morciano in Comune” e “Per la difesa del cittadino”, alcuni cittadini, commercianti e professionisti.
All’inizio, hanno esposto le loro proposte, i tre architetti incaricati. È, poi, intervenuto il rappresentante della Regione. E ancora: Fabio Bartolini, Daniele Arduini ed il sottoscritto in rappresentanza dei comitati cittadini, Alessandro Mancini del comitato dei vicini del Pastificio Ghigi, Mario Garattoni e Filippo Gennari consiglieri delle opposizioni, Alessandro Amadei della Pro Loco, Franco Ciuffoli. Diversi cittadini hanno fatto domande, esposto perplessità e proposte. Infine, sollecitato dalle domande e critiche è intervenuto anche il sindaco Battazza.
Dall’intervento dell’architetto Zanelli, il rappresentante della Regione, è emerso chiaramente che il percorso partecipativo dei cittadini nelle scelte urbanistiche in generale e nei Pru (Piano di riqualificazione urbana) è previsto dalla Legge Regionale e che la firma del verbale di accordo del 17 febbraio 2010 non è definitiva e in seguito a questo percorso potrà essere modificato. Ed inoltre la legge regionale che regola la partecipazione dei cittadini alle scelte e decisioni degli amministratori comunali, è un altro importante strumento nelle mani degli elettori, per intervenire nelle decisioni.
Nel progetto di massima proposto, cinque delle idee unitarie dei comitati cittadini sui dodici, vengono totalmente o parzialmente accolte.
1 – La creazione di una reale area verde, accolta parzialmente (il punto 3).
2 – La destinazione dello spazio pubblico vincolato a verde, ed/o ad uso pubblico, non alienabile, in continuità con la biblioteca comunale (punto 4), parzialmente accolto.
3 – Proponendo una torre nell’area del Pastificio-Mangimificio Ghigi, si presume che siano state accolte totalmente la richiesta di garantire una distanza di otto metri dai confini, anche per ogni struttura interrata.
4 – Guardando ottimisticamente, potrebbe essere stata accolta parzialmente il punto 5, una superficie commerciale compatibile con il tessuto urbano ed economico esistente, non superiore a 2.500 metri quadrati.
5 – Il ritorno delle vie Colombari e Crispi ad un uso pubblico, parzialmente accolta.
Troviamo interessante la proposta di collegare le due zone verdi di Morciano, la collina di via Panoramica all’area demaniale lungo il fiume Conca, passando per via Crispi, lato sud del Pastificio, Piazza Ghigi, attraversando via XXV Luglio (terreno libero esistente tra le due vie XXV Luglio e via Forlani), via Forlani ed una traversa di questa via costeggiando la cabina Enel, un breve tratto di terreno agricolo, per raggiungere il Parco Bigi e la via Panoramica.
È interessante anche la zona 30 km orari nel centro da via XXV Luglio a via Marconi, da via Fratti alla Ghigi.
Per quando riguarda la pedonalizzazione di piazza Risorgimento, fin quando non è stato costruito il parcheggio sotterraneo nell’area del Pastificio Ghigi, pensiamo che non sia opportuno eliminare i posti auto esistenti e comunque diciamo no al parcheggio sotterraneo in questo luogo (punti 8 e 9), che totalmente non sono stati accolti.
L’aspetto più critico delle proposte dei tecnici riguarda il punto 10 delle nostre proposte, dove noi chiediamo: Fermare la congestione del centro cittadino. Utilizzare a tal proposito il percorso di confronto pubblico, “Verso Morciano 2030”, per comprendere innanzitutto ed insieme cos’è e come si determina la qualità urbana, attraverso una puntuale ed oggettiva analisi della situazione morcianese.
Non viene alcuna risposta a questa importante richiesta, anzi vengono prospettate altre due torri oltre a quella della Ghigi, una nei tre lotti tra le due piazze Risorgimento e Ghigi (circa 3.300 metri quadrati di terreno) e l’altra nei due lotti del lato sud di via Crispi. Oltre a tutto, nessuna di queste due zone ha sufficiente terreno per costruire una torre in un’area dove il Prg (Piano regolatore generale) limita l’altezza massima a dieci metri.
Inoltre, non viene affrontato il problema della viabilità e sostenibilità ambientale di queste mega colate di cemento.
L’ultimo incontro si volge il 16 dicembre. “Una carta per Morciano accessibile e sostenibile”, in cui purtroppo per noi cittadini, non ci saranno le votazioni sulle proposte avanzate dai partecipanti a questo percorso. L’amministrazione Battazza, come quella precedente di Ciotti, non approvando il regolamento dei referendum da noi proposto e richiesto, e negando il diritto di voto ai partecipanti del percorso urbanistico “Verso Morciano 2030”, dimostra il suo carattere poco democratico. In ogni caso, ci auguriamo che la partecipazione dei cittadini all’appuntamento del 16 dicembre sia la più ampia e sentita possibile.
di Hossein Fayaz
Comitato per la difesa dei diritti del cittadino