Il 31 marzo, presenti i delegati da Regioni Marche, Agenzia delle dogane, Ente parco, Provincia di Pesaro e Urbino, Autorità di bacino, Vigili del fuoco, Capitaneria di porto, Comune di Cattolica e di Gabicce Mare, si è discusso con i progettisti e la committenza del rigetto o dell’accoglimento dell’imponente intervento che vedrebbe coinvolto un chilometro di costa per realizzare 239 posti barca a mare e 3.200 metri quadrati di nuovi volumi attrezzati da una nuova viabilità con 218 posti auto privati ai piedi della fragile falesia del San Bartolo.
Dopo le espressioni negative sulla proposta Gaudenzi-Rocchi dichiarate pubblicamente dai livelli politici e amministrativi, e anche scientifici, in questi mesi e ribadite in Conferenza di servizi dagli enti invitati ci si attendeva una determinazione finale di rigetto.
Invece, nonostante la Capitaneria di porto, rappresentata dal Stv. Vinci, ritenesse che per superare i pareri assolutamente negativi emersi in Conferenza di servizi fosse doveroso far ripresentare a Sviluppo Marittimo srl una nuova proposta progettuale, orientamento condiviso con chiarezza anche dall’architetto Giovagnoli, segretario generale dell’Autorità di bacino e dall’architetto Senigalliesi in rappresentanza della Provincia, la Conferenza di servizi è stata sospesa.
E’ prevalsa la linea del sindaco gabiccese Corrado Curti che <
Così la seduta si conclude con un rinvio a data da definirsi per consentire ai progettisti di formulare una nuova proposta adeguata, com’era nelle intenzioni del primo cittadino. Sul cui intervento in Conferenza di servizi si interrogano le opposizioni consigliari, Rinnova Gabicce e Stragabicce, che preannunciano l’invio a Regione Marche, Prefetto e presidente della Provincia pesaresi, di una richiesta di parere sulla legittimità dello svolgimento della Conferenza stessa: in quanto organo di natura tecnica la Conferenza di servizi esclude la partecipazione attiva di un‘istituzione politica qual è il sindaco, sottolineano le capigruppo Milena Scola e Bruna Tacchi.
Ma le contestazioni dei lavori in Conferenza di servizi non riguardano solo la procedura seguita con la partecipazione del sindaco, tenuto conto non secondariamente che mandato esclusivo di rappresentare l’amministrazione gabiccese era stato conferito dal Consiglio comunale del 23 marzo al dirigente dell’Urbanistica.
Il Comitato Vallugola Terra Nostra discute anche in merito al contenuto politico dell’esito della Conferenza di servizi. In considerazione soprattutto del parere tranchant del ministero per i Beni e le Attività culturali inviato al Comune di Gabicce Mare con nota della Sopraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche che ha definito il progetto preliminare <> la proposta di Sviluppo Marittimo srl andava bocciata, rappresenta la presidente Maria Chiara Russo, e semmai riavviata una nuova procedura su un diverso progetto di intervento su Vallugola.
Un progetto che il comitato cittadino auspica <
Curti e l’eco-compatibilità
Intanto il sindaco Curti riprova a giocare la carta dell’eco-compatibilità della sua amministrazione presentando la sua idea per una Gabicce Mare “sostenibile”: un incarico di 9.000 euro più Iva alla società riminese Europa Inform Consulting per la redazione di un progetto su raccolta differenziata, risparmio energetico, mobilità e per la realizzazione di un forum consultivo per condividere in tre o quattro incontri le proposte dell’amministrazione.
Monte, la gru
Intanto, però, la gru che svetta imponente sulla collina di Gabicce Mare contrasta l’idea di una città sostenibile e riapre la ferita “cantiere Beghelli” . Una ferita che, oltre a lacerare fisicamente il paesaggio-simbolo gabiccese, si alimenta di nuove perplessità: perché montare nel cantiere che ha demolito l’ex dancing Marechiaro un’attrezzatura così deturpante proprio ora, quando un regolamento comunale, a salvaguardia dell’immagine turistica della città, vieta l’attività cantieristica nei mesi estivi?
E, nel frattempo, quasi a voler smentire la patente di eco-compatibilità dell’amministrazione gabiccese per iniziativa di alcuni affezionati turisti sta girando una petizione in cui si chiede al sindaco di spostare in un’altra area una struttura di giochi per bambini piuttosto consistente ritenuta <
Vale a dire sul lungomare alto proprio ai piedi di quella che viene identificata come “scarpata Cerri”, quel pendio verde che consente di scendere in spiaggia attraverso un parco. Insomma, come dire che mentre il sindaco tenta di spendere la moneta della sostenibilità per recuperare consenso alle scelte urbanistiche della sua amministrazione, proprio “certi” luoghi, simbolo di un paesaggio costiero che ha saputo resistere in qualche modo alle tentazioni di uno sviluppo incurante del valore ambientale, sono sotto pressione.
La spinta speculativa è così forte che le procedure autorizzative vengono piegate alle ragioni dei costruttori e i cantieri si attrezzano in anticipo. La fretta è tale che anche il Comune di Pesaro ha deciso di intervenire con una variante al Piano regolatore per autorizzare in tempi rapidi un mega parcheggio con annesso chiosco a Vallugola, senza neanche attendere che il Piano del parco (che già prevede la realizzazione del medesimo parcheggio) diventi attuativo.