– Nove notti per sognare e vivere i 150 anni dell’Unità d’Italia. Dal 6 al 14 agosto si torna di nuovo indietro nel tempo. Come sempre il Festival trasformerà il borgo di Saludecio in un grande e unico palcoscenico sotto il cielo di mezz’estate in cui andrà in scena il XIX secolo.
Quest’anno il grande tema è quello del 150° dell’Unità d’Italia, con eventi colti e popolari, profondi e leggeri, intelligenti e mangerecci.
“Ottocento Festival sarà un evento colto da una parte e popolare dall’altra. Vogliamo un intreccio di intelligenza e tradzione. E’ da mesi che l’assessorato e l’ufficio alla cultura stanno lavorando senza sosta”. A parlare con questa appassionata tensione dell’edizione XXIX è Gigliola Fronzoni, l’assessore alla Cultura e al Turismo.
Nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ‘800 Festival non poteva che guardare a quel secolo. Che è anche il secolo d’oro di Saludecio, testimoniato dalla bellezza del borgo, con la sua cattedrale, San Biagio ed i suoi palazzi nobiliari. Titolo: “800 Festival. Il tricolore e i 150 anni di Unità d’Italia: emozioni che attraverso gli occhi e la mente raggiungono il cuore”.
Questo “viaggio emozionale che dagli occhi, alla mente arriverà fino al cuore”, ha due momenti. Il primo è breve e storico. Il secondo, invece, popolare, ma non per questo meno importante. Anzi.
Cultura
Il primo è un intermezzo, minuto più minuto meno, che va dalle 19 alle 20. In un tripudio di tricolori, si tiene sotto i portici comunali. Studiosi, storici, giornalisti, editori “chiacchierano” sulla storia del Risorgimento.
Popolare
La parte popolare è un intreccio di atmosfere, spettacoli, rievocazioni. Tra i tanti intrattenitori di valore qualche nome: la compagnia San Giorgio e il Drago di Milano (una ventina di ragazzi che fanno rievocazioni per strada), gradito ritorno è quello di Pino De Maio, grande e istrionico cantante napoletano, grande attrice è Ivana Monti, che sarà accompagnata da coro e banda. La Monti si potrà ammirare/degustare due sere: la prima (6 agosto), la seconda (13 agosto). Uno spettacolone con una sessantina di protagonisti.
Il “Cartellone 800” offrirà anche musica, prosa, danza, teatro di figura e artisti di strada. Saranno allestite mostre ed esposizioni.
Ma non finisce qui. Saludecio propone ai suoi visitatori anche due momenti espositivi “permanenti”, sempre legati all’800.
Da una parte infatti si potrà visitare la mostra “Garibaldi, un mito da riscoprire – La collezione Ottaviani”. Tra le maggiori esposizione iconografica e documentaria italiana che raccoglie cimeli originali di ogni genere legati all’Eroe dei due mondi.
Dall’altra si potranno ammirare i Murales del borgo, le invenzioni dell’800, 50 opere dipinte sui muri del paese: un policromo e particolare percorso artistico en plain air fra vicoli e piazzette alla scoperta delle invenzioni del XIX secolo.
Osterie
Il viaggio nella storia dell’Ottocento, si completa con le osterie che i saludecesi sanno proporre agli appassionati che arrivano. Menù ben fatti e al giusto prezzo
‘800 Festival è organizzato dal Comune di Saludecio con il patrocinio e il contributo della Provincia di Rimini.
Per informazioni:
Tel. 0541/869731
Fax. 0541/869732
Arte, i gioielli da visitare
Racchiude raffinati capolavori (tra cui due dipinti del Cagnacci) uno dei borghi più belli della provincia di Rimini
– Il santarcangioese Guido Cagnacci è considerato uno tra i maggiori pittori del ‘600. Il dipinto più importante della Kunsthistorische di Vienna è suo. Saludecio, chiesa di San Biagio, conserva ben due dipinti giovanili. Uno reca “San Sisto” e si trova sull’altar maggiore. L’altro è la “Processione del santissimo Sacramento” e si trova nella stessa chiesa. Ma Saludecio è molto altro ancora, come racconta la bellezza del borgo e il Museo di Saludecio e del Beato Amato.
A forma di fuso sul crinale della collina, racchiuso tra due porte-torri, Marina e Montanara, l’impianto urbanistico del borgo si sviluppa attorno alla centrale via Roma. E’ rinascimentale con vive tracce medievali. Da via Roma partono una serie di vicoli e stradine che arrivano fino alla cinta muraria. Dal mare verso monte, su via Roma, si trovano i gioielli d’arte della cittadina. Oltre Porta Marina, la chiesa di San Biagio (santuario del Beato Amato Ronconi). L’interno, stuccato da Antonio Trentanove, conserva dipinti di valore assoluto, oltre i due Cagnacci: “Madonna della Misericordia”, “Martirio di San Giovanni Battista” di Claudio Ridolfi, “Il martirio di San Biagio” di Atanasio Favini, “I Santi Antonio abati e Antonio da Padova in adorazione del Bambino Gesù” del Centino.
Proseguendo per via Roma: si incontrano una dozzina di palazzi nobiliari. Al numero civico 41, Palazzo Albini con un raffinato cortile interno. Davanti la Torre Comunale. Poco oltre la chiesa di San Girolamo del 1600. Appena prima, sulla sinistra, il bellissimo Palazzo Magi, appena restaurato dalla nuova proprietà”.