– Solo di se stesso può aver paura una comunità che custodisce il 70 per cento del patrimonio mondiale dell’arte e che ogni abitante può contare su ben 38 vani a testa (poi ci sono i celebri due polli di Trilussa ma questa è un’altra storia). Un’esagerazione non meno che sciupio di ricchezza. Solo di se stesso può aver paura un popolo che dal tempo dei Romani fino a circa il 1700 (prima con le armi, poi con la cultura, infine con le banche) ha avuto la leadership in Occidente e non solo.
Solo di se stesso può aver paura un popolo che ha creato architettura e musica a livelli altissimi. E dove l’italiano è la lingua ufficiale della finanza (banca, giro conto) e della musica.
Solo di se stesso può aver paura un popolo che ha creato il Rinascimento e l’umanesimo.
Solo di se stesso può aver paura un popolo che come un bimbo sciocco finge di non capire per non essere responsabile delle cose che non vanno, ma che con strana ed inspiegabile naturalezza contribuisce a creare. Solo di se stesso può aver paura un popolo che incolpa sempre gli altri quando la scuola non funziona, la sanità è quella che è, le risorse vengono sciupate, la burocrazia è miope e i suoi governanti parlano benissimo (attuassero un punto solo dei cento avremmo il paradiso) e malissimo razzolano.
Solo di se stesso può aver paura un popolo che ha circa 100 aeroporti (ne servirebbero cinque ben fatti e ben collegati ai centri economici e culturali) e non possiede un ministero vero del Turismo e dell’Agricoltura. Settori vitali. Solo di se stesso può aver paura un popolo che ha dei giovani preparati che cercano opportunità all’estero, che ha insegnanti di talento a bizzeffe. E un’eccellenza della ricerca a Trieste con migliaia di studiosi.
Un popolo vero dovrebbe essere un po’ più serio, un po’ più calvinista, un po’ più da Vangelo. Un po’ più rigoroso. Dovrebbe darsi del coraggio e riscoprire l’etica del lavoro e della responsabilità. C’è il codardo don Abbondio, il redento Innominato e la forza di cardinal Federico. Brecht: “Povero il Paese che ha bisogno di eroi”. In genere muoiono giovani e soli, gli eroi.
g.c.