Si legge nel risvolto di copertina: “Nato a Morciano nel 1923, si laurea in Lettere e Letterature straniere all’Università di Urbino. Ha insegnato inglese, francese e tedesco. E’ stato presidente dell’Associazione culturale per la valorizzazione storica e archeologica della Valle del Conca. Dal 1964 si occupa, con particolare amore, di studi su Dante Alighieri ed ha scoperto i luoghi d’ispirazione dantesca nel Montefeltro. Pittore e scultore, ha esposto le sue opere in diverse località d’Italia e all’estero. Vive parte dell’anno ad Hamilton, in Canada, ove ha tenuto conferenze su Dante e il suo tempo”.
Nonostante la lunga lontananza da Morciano, amava il paese profondamente. Scrive: “Morciano è il mio paese natale che mai ho lasciato se non per il corso degli studi o per saltuarie occasioni.
Ho sempre nutrito per esso una forte attrazione, sentivo in lui la presenza di qualcosa di misterioso. Sentivo che la sua bella piana, le sue verdi e dolci colline, non potevano essere passate inosservate a quanti si sono avvicendati in quel territorio.
Dal 1960 mi occupo, da dilettante, di archeologia, cosa in cui fui iniziato dal preside di una scuola media da cui dipendevo. Mi volle, un giorno di fine settembre, per compagno in una escursione a ‘sassi’, per usare le sue parole, e mi guidò verso Morciano. Prima d’allora non sapevo assolutamente nulla di questi ‘sassi’ e, a dire il vero, non ero il solo.
Ricercando un po’, seppi che Morciano era antichissimo e che già era stato distrutto nei primi secoli delle invasioni barbariche. Ne restai affascinato e mi proposi quindi di conoscere meglio e di fare conoscere ad altri la sua storia che ben merita di essere conosciuta…”.
Che la terra gli sia lieve.