L’INTERVISTA
– Il Psc (Piano strutturale comunale), i complessi rapporti con la sua giunta, la Ss16, la sua idea di politica. Intervista con Emanuele Barogi dal 2009 segretario del Pd di Misano. Prima come successore di Roberto Bertozzi, poi perché eletto nel congresso. Sposato, due figli, professione ingegnere edile (il sogno da bambino), in ottobre ha tenuto una relazione sul risparmio energetico alla Fiera del Saie a Bologna per conto dell’Ordine degli ingegneri dell’Emilia Romagna.
– Il piatto forte della politica misanese è la discussione e redazione del Psc (Piano strutturale comunale). A che punto siamo dal punto di vista del Pd?
“Stiamo lavorando insieme all’amministrazione comunale. C’è stato un primo incontro, in cui l’amministrazione ha mostrato alla coalizione le sue linee. Per novembre sono stati messi in programma almeno quattro-cinque appuntamenti a livello di coalizione. Poi i partiti si riuniranno nelle loro sedi per gli approfondimenti. Noi come Pd vogliamo capire bene che cosa è stato prodotto in questo anno e mezzo di lavoro sul Psc. La nostra segreteria ha espresso la volontà di approfondire e intervenire sui temi che incideranno su tutti noi. D’altronde con questa legge urbanistica ci andiamo a giocare il futuro dei prossimi trent’anni, se non di più. E’ importante capire bene, perché poi partiranno i forum con i cittadini”.
Che cosa le è piaciuto delle idee degli amministratori?
“Mi piace l’impostazione di fondo di fare di Misano una città giardino. Si vanno a sfruttare così le potenzialità vere del nostro territorio. Nella zona a mare si vanno a rivitalizzare i parchi che già abbiamo, in perfetto connubio con le potenzialità del nostro turismo. Con l’obiettivo di andare ad allungare l’offerta alberghiera. Ho apprezzato la connessione tra le zone verdi, le aree pedonali e la spiaggia. Soprattutto nella zona di Portoverde. E’ il tentativo concreto di fare del centro di Misano Mare un cuore vivo; purtroppo oggi non lo è. L’altro concetto che mi piace è mettere in collegamento la zona a mare del nostro territorio con quello interno per cercare, nella reciprocità, di crescere. Così si potrebbero sviluppare gli agriturismi, ad esempio.
Un altro punto focale è migliorare la qualità abitativa dell’esistente; è un Piano a crescita zero, che attraverso il Rue (Regolamento urbano edilizio) intende dare la possibilità di ampliare le proprie abitazioni e di poterlo fare nel segno dell’eco-sostenibilità. Del risparmio energetico”.
Si parla di crescita zero, ma sono stati messi sul piatto altri 30mila metri quadrati di nuove abitazioni. Pari più o meno a 500 appartamenti.
“Sui numeri e sulla loro ubicazione non mi esprimo perché si tratta soltanto di idee in corso. In ogni caso la crescita è minima. Inoltre, non sarebbe possibile qualcosa di diverso perché è uno dei pilastri del nostro programma elettorale il meno cemento. La bellezza di questo Piano è che ci sarà un percorso di un anno e non ci saranno segreti. Si ascolterà il prezioso parere dei cittadini, sia nel bene, sia nel male. L’amministrazione comunale è tenuta a motivare le scelte che propone alla cittadinanza. Per legge il Psc deve essere concertato con le associazione di categoria ed i cittadini”.
Invece, che cosa non le piace?
“Abbiamo fatto una sola riunione sull’argomento. Dunque, non riesco ad esprimere un giudizio approfondito; siamo soltanto nell’area delle ipotesi. Diciamo che finora gli ambiti del nostro programma elettorale del 2009, turismo, ambiente, crescita, sono rispettati”.
Voci vicine al partito e agli amministratori dicono che i rapporti tra il sindaco Stefano Giannini e Pd sono tesi, che dice?
“Diciamo che sono buoni ma con margini di miglioramento. Ed entrambe le parti sono intenzionate a migliorare. Da parte di Giannini c’è stata una bella apertura. Ogni giovedì, dalle 15 alle 16, nella nostra sede, è a disposizione degli iscritti per discutere di qualunque tema”.
E quali rapporti con i partiti della vostra coalizione?
“Siamo in corsa per fare la cosiddetta verifica di metà legislatura. Insieme, vedremo che cosa la giunta ha fatto e cosa non ha fatto. Dico che l’amministrazione misanese è una buona amministrazione”.
La Statale 16, che cosa dire?
“Nel programma della nostra coalizione deve andare dritta fino a Cattolica; è la soluzione migliore per l’ambiente, la viabilità e la funzionalità; va a raccordare tutti i caselli autostradali della provincia di Rimini”.
Che cosa le ha dato la politica?
“Il piacere di relazionarsi con gli altri. Ho capito che la politica è sacrificio e che per farla ci vuole lo spirito giusto, soprattutto per il tempo che si ruba alla famiglia e a se stessi. Diciamo che è una persona che a costo zero porta aventi gli ideali che ritiene corretti. Faccio politica per aiutare i più deboli ed i meno fortunati e di contribuire a far crescere in modo armonico e giusto Misano”.
GLI UOMINI
Segreteria Pd, composta da 16 persone
– La segreteria del Pd di Emanuele Barogi è composta da 15 persone: Stefano Giannini, Davide Siliquini, Chiara Giannini, Alvio Semprini, Flavio Carlini, Nicola Semprini, Doralice Trezzi, Romina Lazzaretti, Marina Cecchini, Miriam Mulazzani, Nadia Moroncelli, Giuseppe Piccioni, Luciano Migliorini, Luigi Guagneli e Paola Gianotti.
IL RISVOLTO
Psc, il Comune sta giocando con i nostri prossini 30 anni
– Il Comune sta giocando con i prossimi trent’anni della vita dei misanesi. Sta “riflettendo” sul Psc (Piano strutturale comunale), quello che un tempo era il Prg (Piano regolatore comunale). La prossima legge urbanistica inciderà sull’esistenza vera delle famiglie e degli imprenditori. Insomma, non è il lampione. C’è chi diventerà ricchissimo (“i soliti noti”, slogan coniato da Adriano Torsani) e chi non potrà aprire neppure una finestra. Gli amministratori hanno denominato il futuro: “Misano Adriatico, una città accogliente”.