IL PERSONAGGIO
Bersani appartiene a quella categoria di persone che nel “dettaglio, nel gesto, nello sguardo, cercano il particolare per trovare il senso del generale. E chi sa parlare il linguaggio delle immagini, sa parlare all’immaginazione”.
Scrive dei suoi posti: “Si presume che un uomo con il mare davanti agli occhi abbia un altro carattere, che la salsedine l’abbia reso più aperto al mondo. Ma io sono più contadino che marinaio, nonostante sia cresciuto a Cattolica. Lo dico subito: guardatela dalla Panoramica, come facevamo noi da ragazzini. Ci arrampicavamo su con i motorini, macinando le curve e i tornanti su cui si allenava in moto Valentino Rossi. Infine ci piazzavamo in cima e ci lasciavamo ubriacare dal luccichio delle onde che si infrangevano sulla sabbia. È vero che il tempo migliora i ricordi, ma credo che quello sia ancora un posto speciale. L’ha sempre detto anche mio nonno. Faceva il giardiniere a San Giovanni un Marignano, un borgo che qui conoscono come il granaio dei Malatesta, un borgo settecentesco dove arrivavo quasi in punizione.
Partivamo in macchina, io stavo dietro. Il silenzio della campagna e i mastelli blu con il baccalà fresco dentro dicevano che eravamo nella Romagna rurale. Più in là accanto all’alimentari della piazza principale, d’estate si celebrava la esta delle streghe e si continua a farlo: è un luogo d’incanto. Così come lo è Saludecio, un paesino rinascimentale della Valconca orientale annunciato da ulivi secolari. Ad agosto, venite all’Ottocento Festival: si spengono le luci, si accendono le candele ed è come rimanere incastrati nella macchina del tempo di due secoli prima, tutti si vestono, parlano, mangiano e si divertono in stile XIX secolo.
A Mondaino, invece, dalla Rocca merlata si assiste al Palio del Daino in costume”.