MORCIANESITA’
– Bruno Magnani ha 74 anni; è della classe del ’37. Gioviale. Burlone. Scherzoso. Di sé dice: “Non mi incazzo mai, ma quando arriva sono serio come sul lavoro”. Partito nel 1973 come commerciante di vino, oggi da tutti è conosciuto come Magnani Bevande: quasi 3.000 referenze (450 le etichette di vino) e circa 250 clienti. Testimone passato al figlio Andrea, attraverso la loro saga familiare, si può scrivere anche un pezzo della storia di Morciano. Magnani ha contribuito a farne la capitale della Valconca.
L’avventura imprenditoriale di Bruno Magnani inizia negli anni Sessanta. Insieme a Giuseppe Casadei, Montecolombo, trasportono e distribuiscono vino in tutt’Italia. Nel ’73, i due soci si separano. Bruno apre il primo magazzino in via Roma, dietro l’attuale salagiochi. Il primo cliente fu Riccardo (Filo per gli amici) Sistri; gli ordina due cestelli di vino. Mentre il primo locale ad essere servito è il Caffè Roma, lo gestisce il fratello di Bruno, Costante. Per inciso, lo storico locale morcianese venne fondato ai primi del ‘900 dalla nonna di Bruno, la mitica Tecla Monticelli, consorte di Costante Magnani. Invece, il primo cliente al mare fu Giancarlo Gamberini, titolare del supermercato di Portoverde.
Grazie all’intreccio di simpatia e professionalità Bruno Magnani cresce. Diventa esclusivista di marchi di prestigio per la Valconca e parte del Montefeltro: la birrra Beck’s e le cantine Brusa di Dozza Imolese nell’80, della Cantina sociale Valconca, della Pepsi Cola e Sacramora. Nell’espansione la vecchia sede, e altri quattro magazzeni sparsi per Morciano, sono piccoli e scomodi da gestire. Nel ’78, si sposta in via Bucci in uno spazio di circa 500 metri quadrati.
L’ultimo trasloco, causa crescita, è fresco di vernice. Risale allo scorso marzo. Magnani Bevande ha a disposizione un magazzino di mille metri quadrati, più altrettanti di scoperto. Qui c’è anche uno spaccio al minuto dove gli appassionati di bevande, vini, liquori, snack, birre, si possono sbizzarrire.
Due figli, Andrea e Bruna, tre le grandi passioni del settantaquattrenne Bruno, in pensione dal ’97: caccia e pesca (mare, fiume) e il camminare. Erano suoi compagni di passeggiate: Pino Ricci, Giorgio Riceci, Vittorio Minganti, Aldo Romani, Gualtiero Turci, Giorgio Guidi.
Il territorio dove opera Magnani Bevande sono le province di Rimini e Pesaro. E’ lo sponsor ufficiale di manifestazioni che raccontano la Valconca: Palio del Daino (Mondaino), Ottocento Festival (Saludecio), la Festa del Garagolo (Santa Maria del Piano) e Sagra della Pappardella (Gemmano). A Natale, da anni, Magnani significa anche cesti aziendali e regalistica.
“La nostra forza commerciale – afferma Andrea Magnani – sono le nostre migliaia di referenze, un servizio capillare e veloce, la nostra consulenza per la carta dei vini. Ci divertiamo e divertiamo organizzando serate di degustazioni nei bar e ristoranti”.
Si diceva che attraverso i Magnani si tratteggia Morciano. La fondatrice del Caffè Roma, la Tecla, ha sei figli: Marinetta, Enrico, Edoardo, Maria, Domenico e Attilio.
Il babbo di Bruno è Attilio. Fa l’autista. E’ al servizio prima del duca degli Abruzzi e poi di un ministro di Rieti. Qui conosce e sposa Gilda Quattrini. Hanno sei figli: Costante, Enzo, Adriano, Bianca, Franco e Bruno. Si trasferiscono a Morciano nel 1941, in pieno Seconda guerra mondiale; Bruno ha 4 anni.
Ma chi è il cliente per Bruno Magnani? “E’ una sorgente di vita. Vuol dire che gli abbiamo dato soddisfazione e ricevuto la stessa”.
(g. c.)