COMUNITA’
L’assessore Savoretti: “sono abili artigiani. Sanno fare tutto; esprimono capacità professionali raffinate e uniche. La loro presenza assicura una serie di servizi impagabili come lo sfalcio dell’erba, la piccola manutenzione dei giochi e arredo per esterno. La loro presenza significa anche il presidio del territorio contro vandali”
– Tengono i prati rasati e puliti. Fanno piccole potature. Quelli più arditi piantano anche alberi. Organizzano festicciole, compleanni. Raccolgono anche soldi da devolvere in beneficenza per i meno fortunati. Forse tirano su anche qualche accrocchio accanto alle sale polivalenti nel più puro dinamismo romagnolo, che è agire.
Sono i Centri di Buon Vicinato, ovvero la casa colonica riccionese in chiave moderna. E forse è propria questa una delle ragioni del loro successo: 24 centri, un migliaio di associati e circa 150 talentati a tirare la carretta. Oltre a fare delle cose, i centri sono dei costruttori di relazioni, di rapporti umani, di socializzazione. Insomma, riescono a creare la cosiddetta comunità, dove aiutare e donare gli altri è consuetudine. Tutto questo e molto di più era la forza della cascina: microcosmo di professionalità e solidarietà.
Tale modello da esportazione, è nato nella campagna elettorale di Daniele Imola nel 2004.
Si sa che i riccionesi hanno una marcia in più, altrimenti non si capirebbe come un manipolo di contadini e marinai in meno di un secolo si siano prima staccati dal “giogo” riminese, era il 1924, e abbiano costruito una delle mète turistiche più blasonate d’Europa.
Si diceva che la costruzione dei Centri era tra i capisaldi del programma elettorale di Imola. Messo a fuoco dall’impiegato comunale Antonio Gabellini, fu portato avanti dall’allora assessore Morena Cevoli.
“I soci dei Centri – racconta Giuseppe Savoretti, l’assessore al ramo – hanno una vivacità irracontabile. Sono giovani dentro, da far impallidire per dinamismo e idee i nipoti. Sono molto generosi sia nel tempo, sia come contributo alle iniziative benefiche. Ad esempio, lo scorso Carnevale, al PalaTerme, grazie al loro impegno, sono stati raccolti 7.500 euro per l’associazione 121. Ogni Centro ha partecipato con i dolci”.
“Inoltre – continua Savoretti – sono abili artigiani. Sanno fare tutto; esprimono capacità professionali raffinate e uniche. La loro presenza assicura una serie di servizi impagabili come lo sfalcio dell’erba, la piccola manutenzione dei giochi e arredo per esterno. La loro presenza significa anche il presidio del territorio contro vandali e malintenzionati”.
Se da una parte c’è la bellezza del volontariato, dall’altra non manca l’impegno del Comune. Ogni anno investe mediamente 250.000 euro. Nel 2011, lo sforzo economico è inferiore: 125.000 euro. In maggio, si va ad inaugurare la sistemazione dell Centro dietro il mulino Grossi, vicino alla chiesa di San Francesco. Costo: 200.000 euro. Questo è il più vecchio (una trentina d’anni), ed anche il più grande, ed ha dato il “la” a tutto il progetto sociale. Qui c’era l’attiva Bocciofila Colle dei Pini.
Così centro dopo centro, i Buon vicinato sono diventati 24. In media, ognuno ha tra i 100 ed i 200 soci. Ad esempio, nel quartiere Fontanelle sono ben cinque: tre di medie dimensioni e due piccoli. Oltre a ricevere risorse dal Comune, sono in grado di auto-finanziarsi per le migliorie. E con speciali iniziative raccolgono fondi. Hanno donato 9.000 euro a Sant’Angelo D’Abruzzo (L’Aquila), cittadina colpita dal terremoto.
Non solo taglio dell’erba e presidio contro i vandali, i Centri fanno anche attività varie: corsi di ricamo, di ballo, di teatro. “Quei de villag”, presieduto dal vulcanico di Enzo Romagna organizza serate dialettali (in aprile 350 persone) e la blasonata Festa della Trebbiatura, con tanto di trattori e mietitrebbie storiche.
L’ultimo nato, si chiama “I sempre giovani del Nautilus”. Si occupa dei giardini “Olmeda” di viale Lazio (vicino alla biblioteca), dove c’era il vecchio campo del Riccione Calcio.
CURIOSITA’
I 24 Centri
– Sono 24 i centri di Buon Vicinato: Bocciofila Fontanelle Insieme parco Turati, Associazione Colle dei Pini, Gruppo Parco di via Ortona, Gruppo Parco di via Sicilia, Gruppo via Potenza, Gruppo Parco 7 Nani Parco di via Crotone, Associazione “Quej de vilag” Parco via Arezzo, Gruppo Ponte Marano, Gruppo Parco di via Cernobbio/Brunate/Mandello, Gruppo Raibano Area Verde via Falconara, Gruppo orti via Piemonte, Gruppo Parco via Lodi/Cremona, Gruppo Preghiera di Padre Pio Parco della Beatitudine (via Veneto), Gruppo Parco via Vespucci, Gruppo via Casella, Gruppo Parco di via Napoli, Gruppo orti zona artigianale (via Empoli), Gruppo di via Cosenza/Locri, Gruppo di via Cantù, 20 Gruppo Parco della Pace (via Chieti), Gruppo Amici del Parco (SEDE F. Arciunesa presso presso Parco della Resistenza), Gruppo Piazza Spontricciolo, Gruppo via Castellaneta, Gruppo “Le Cinque Terre” via La Spezia, I Sempre Giovani del Nautilus
– Giardino Olmeda V.le Lazio.
Giardino, sala, campo di bocce
Il Parco dei Sette Nani alle Fontanelle
– Andiamo a vedere come è strutturato un Centro di Buon vicinato. C’è un giardino attrezzato con una pista da bocce, una sala in cui ritrovarsi (per giocare e piccole feste) e un’area gioco per le diverse età: dai bambini fino agli adolescenti. Il Comune fornisce ai soci tutti i mezzi per lo sfalcio (trattorino, frullino) e la piccola manutenzione: rastrelli, zappe, forbicioni, forbici, falce, guanti. In base alle superfici, il Comune dà un contributo tra i 1.000 ed i 1.500 euro l’anno ed un’assicurazione. E di tanto in tanto effettua le verifiche affinché tutto sia in ordine e da convenzione.