IL FATTO
– “Caro sindaco, governa insieme alle categorie economiche della città”. La paventata tassa di soggiorno sta mettendo in campo se non molte idee, di certo nuove energie che non possono che far bene alla città. Lo scorso 18 novembre si è ricostituito il Coordinamento delle categorie economiche. Ne fanno parte: l’Associazione albergatori, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e bagnini. Era dai tempi del sindaco Antonio Magnani che non si riuniva.
Gli albergatori hanno acceso la miccia. Afferma Iliana Baldelli, il presidente degli albergatori: “In questo momento di crisi economica la tassa di soggiorno non è proprio di buon auspicio. Siamo contrari alla tassa, ma disponibili a trovare un altro strumento in grado di andare a chiudere i capitoli comunali di spesa. E’ anche chiaro che questi soldi devono essere spesi per il turismo. E quando l’amministrazione comunale decide essere coinvolti nelle decisioni”.
Sindaco fino al 2009, Antonio Gaia oggi è il segretario della Cna di Misano. “Le categorie – riflette Magnani – sono convinte della bontà di un tavolo permanente, dove discutere tutte le questioni dell’economia misanese. I problemi della categorie economiche sono i problemi di tutti i misanesi. E’ chiaro che per l’amministrazione comunale confrontarsi è fondamentale; soprattutto per l’azione positiva in grado di esprimere. Credo che la giunta abbia tutto l’interesse di accendere tale motore e farlo anche funzionare”.
“In questo momento – continua Magnani – siamo di fronte a scelte fondamentali per il futuro dei misanesi: Psc (Piano strutturale comunale), regolamenti edilizi, la ristrutturazione di alcuni servizi. Se su tutto questo non si ragiona tutti insieme, i problemi diventano seri. Non possiamo che essere contrari alla tassa di soggiorno, ma se questo deve essere lo strumento ne dobbiamo discutere, ma va discussa anche l’utilizzo della spesa. In alternativa, potremmo inserire la tassa di scopo. E sono anche convinto che le imprese siano disposte a mettere delle risorse; non però per chiudere i buchi ma per fare delle cose”.
Antonio Gaia, tra i maggiori commercianti misanesi (“Biba Shop”) è il presidente della Confesercenti: “Ben tornato coordinamento. Fino a tre anni, assessore Luigi Bellettini, c’era il cosiddetto martedì dell’economia. Ci trovavamo attorno al tavolo ed affrontavamo i temi caldi del momento. Purtroppo, con la nuova amministrazione comunale non ci siamo più ritrovati. Siamo stati di tanto in tanto consultati e informati di che cosa si andava a fare”.
“Con sempre meno trasferimenti dallo Stato centrale – continua Gaia – che cosa fare? Bisogna pur trovare nuove risorse per continuare ad investire e crescere. Sono d’accordo per una tassa generale al posto di quella di soggiorno, ma qual è la formula giusta? Gli albergatori si sentono penalizzati perché paga soltanto che va negli alberghi. Come Confesercenti siamo pronti a ragionare se ci sono alternative che vadano a tassare un po’ tutti. Come Confesercenti, chiediamo il ripristino degli incontri del martedì con l’amministrazione comunale”.
RISVOLTO
Tassa di 60 centesimi?
– Sessanta centesimi a presenza che dovrebbero dare alle casse comunali un gettito di 400mila euro (il bilancio del Comune di Misano è di 14 milioni). Le presenze annuali misanesi sono circa 700mila. Gli albergatori si oppongono; pensano di perdere in competitività. Il governo della città ha bisogno di risorse dopo il crollo del mattone ed una spesa poco disciplinata e lontana dal buon padre di famiglia. La capacità competitiva degli albergatori misanesi è l’aggravio di 15 euro famiglia di media? Magari. I problemi sono molto più profondi e complessi. E si risolvono solo insieme. Perché come dice Egidio Serafini noi siamo un’ammucchiata, i tedeschi un popolo.