– La fossa del butto dove un tempo (fino a pochi decenni fa) si gettavono rifiuti e scarti a distanza di centinaia d’anni si rivela un tesoro storico-culturale. In quello della Rocca di Montefiore sono stati rinvenuti oggetti sche svelano come si viveva un tempo. Ora sono in esposizione nelle sale della fortezza. In tutto 150 pezzi tra maioliche, vasellame, monete e utensili vari, oggetti per la cura del corpo e un sigillo in bronzo con balestra di Pierucule De Mathei del ‘300. Ritrovati durante il restauro della Rocca Malatestiana di Montefiore ed in esposizione nelle sue sale fino al giugno dell’anno proossimo.
Il nastro inaugurale è stato tagliato lo scorso 11 giugno, c’erano circa duecento persone al l’appuntamento con la storia ed il passato per ammirare parte dei reperti rinvenuti nelle ‘fosse da butto’ del castello.
“Sotto le tavole dei Malatesta”, il titolo, il sindaco Vallì Cipriani ha ringraziato tutti “per aver reso possibile il restauro e l’esposizione di questi importanti reperti”: la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna, l’archeologo Simone Biondi, le dottoresse Annalisa Pozzi e Annalisa Conforti, l’architetto Franco Roberti.
Il sindaco ha espresso inoltre un ringraziamento particolare per il sostegno finanziario all’avvocato Massimo Lazzarini e al dottor Luigi Sartorni oltreché all’ingegner Enzo Mularoni e al dottor Andrea Arcangeli rispettivamente presidente e direttore della Banca Popolare Valconca e delle Ceramiche del Conca, perché “senza il loro sostegno non sarebbe stato possibile realizzare il restauro e la mostra”.
La mostra rimarrà aperta fino al 24 giugno 2012 e potrà essere visitata nei mesi estivi tutti i giorni, nei mesi invernali la domenica e i festivi.
Per maggiori informazioni: Rocca 0541.980179, Comune 0541 980035.